Rassegna storica del Risorgimento
ELEZIONI COMUNALI MILANO 1914; PARTITI POLTICI MILANO 1914
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1982
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Barbarossa a palazzo Marino
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socialista, che coi suoi alti salari dissanguava l'erario municipale.12 Era pero certo che se fossero prevalsi sugli interessi generali dell'amministrazione quelli particolari dei dipendenti del Municipio, che avrebbero potuto far leva sulla natura stessa del partito sacialista, legato alla difesa dei lavoratori, questo avrebbe influito assai negativamente sia sull'immagine dell'amministrazione socialista, sia sulla stessa possibilità di realizzare il programma esposto agli elettori. Proprio a questa preoccupazione rispondeva un o.d.g. presentato da Alessandro Schiavi nella serata conclusiva del dibattito sul programma, e che fu criticatissimo dalla stampa liberale:
l'assemblea impegna tutti i soci della Sezione che avessero critiche, divergenze, opinioni di carattere personale o generale da manifestare sull'attività dell'amministrazione comunale e degli altri enti cittadini, a darne comunicazione esclusivamente ad una Commissione composta di cinque compagni di riconosciuta capacità e di antica fede eletti, rispettivamente, dalla Giunta, dalla maggioranza del Consiglio Comunale, dal Comitato e dall'assemblea della Sezione, e il quinto dagli altri quattro, la quale le delibererà e le discuterà in confronto agli assessori competenti e giudicherà, senza appello, se debbono essere portate alla discussione dell'assemblea.12?)
Il nuovo organismo si sarebbe occupato dunque esclusivamente di problemi riguardanti i rapporti tra iscritti al partito. Sarebbe stato certo un modo di procedere poco ortodosso, che poteva giustificare i sospetti di una intromissione negli affari municipali di un organismo politico estraneo come tale all'amministrazione, ma l'intento di Schiavi nel proporre il suo o.d.g., anche se formalmente sembrava andare incontro ai desideri degli intransigenti, favorevoli ad un controllo del partito sull'attività della Giunta, era completamente opposto e voleva predisporre uno strumento capace di evitare che le richieste del personale comunale socialista, come le critiche alla condotta degli amministratori, potessero dilagare e mettere in difficoltà la Giunta.J28)
Un altro punto di grande importanza del programma, l'unico sul quale l'assemblea dette vita ad un vivace dibattito, fu l'ultimo, riguardante i futuri rapporti tra il Comune e la classe operaia:l29)
presidio alla classe lavoratrice nei suoi organismi di difesa contro la disoccupazione e di elevamento delle condizioni economiche e intellettuali del proletariato, e collaborazione coll'ispettorato del lavoro, per la reale applicazione delle leggi protettive della vita dei lavoratori istituendo un apposito ufficio e uno speciale assessorato. 13)
I26> Corriere della Sera, 26 maggio 1914, I socialisti al Comune... Contro il sussidio alla Camera del Lavoro. La suprema commissione dei cinque. I rapporti con lo Stato ; 27 maggio 1914, e Federico Barbarossa e le elezioni amministrative ).
W Avanti!, 26 maggio 1914, L'assemblea dei socialisti milanesi. La fine della discussione sul programma amministrativo .
128) XJO stesso Schiavi lo aveva dichiarato espressamente qualche settimana prima (Avanti!, 6 marzo 1914, Verso il Congresso di Ancona. Ripigliando il discorso sulle elezioni amministrative , di Alessandro Schiavi).
129) Un altro punto importante del programma socialista era quello riguardante la sistemazione dei rapporti con i Comuni limitrofi, a per estendere, sviluppare e migliorare i servizi cittadini municipalizzati . Venva cosi introdotto, anche se in una forma non troppo impegnativa, il problema dell'allargamento di Milano, includendo nel suo territorio i Comuni confinanti, che facevano ormai parte della sua vita sociale ed economica.
J30) Schiavi, futuro primo assessore al lavoro, propose all'assemblea che si desse un'interpretazione pratica al principio del presidio alla classe lavoratrice , indicando