Rassegna storica del Risorgimento
ELEZIONI COMUNALI MILANO 1914; PARTITI POLTICI MILANO 1914
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1982
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Barbarossa a palazzo Marino
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sinistri J> nel porsi il problema dei rapporti con i liberali da una parte e coi socialisti dall'altra, ma tutti i soci della Società democratica lombarda si rendevano conto che il venir meno di fronte alle elezioni della possibilità di un accordo tra le diverse correnti avrebbe comportato probabilmente la fine di una presenza politica che a Milano aveva una lunga tradizione, rinverdita dai risultati del 1913.
Preservando la propria autonomia e rendendosi quindi interprete di un elettorato poco propenso a dar credito alla visione catastrofica di una Milano preda del Barbarossa socialista, il partito radicale recava effetivamente un aiuto indiretto a quello socialista. Il fatto stesso che il programma radicale, il primo ad essere reso noto,143) contenesse parecchi punti che lo rendevano simile a quello socialista, come quelli riguardanti l'autonomia comunale, la municipalizzazione del servizio tranviario e degli asili, l'istituzione dell'assessorato del lavoro, l'intervento municipale in campo edilizio, sanitario ed assistenziale, la concessione di miglioramenti al personale municipale e la riforma degli uffici,144) mitigava l'accusa di politica accentuatamente di classe rivolta dai liberali ai socialisti. Quelle stesse proposte provenivano infatti anche da una forza dichiaratamente contraria alla lotta di classe e rappresentativa quasi interamente degli interessi e degli ideali della piccola e media borghesia. Accusati di aver stilato un programma simile a quello dei socialisti per fare concorrenza elettorale a questi ultimi,I45> i radicali mostravano in realtà che dove gli interessi degli operai ed in generale dei consumatori contrastavano con quelli di un ceto tradizionalmente legato al partito democratico, quello degli esercenti, essi indicavano soluzioni molto diverse da quelle contenute nel programma socialista. Nel campo della politica annonaria e della lotta al caroviveri il programma radicale proponeva infatti la creazione di commissioni miste di esercenti, commercianti e consumatori per la tutela dell'onestà commerciale ed industriale e contro il rincaro dei generi di prima necessità ,i4S) soluzione ben differente dall'intervento diretto del Municipio, che i socialisti sostenevano da tempo, ma soprattutto a partire dall'ondata di rincari verificatasi in concomitanza con l'Esposizione del 1906. Proprio il problema della difesa dei consumatori, che i socialisti ritenevano incompatibile con quella degli interessi degli esercenti, era stato tra i motivi principali della rottura della coalizione dei partiti popolari,147) ed innegabilmente su questo argomento la posizione dei socialisti, rivolta alla tutela di tutti i cittadini In quanto consumatori, appariva meno classista di quella dei radicali e dei liberali. 148>
143) Il Secolo* 6 maggio 1914, a II programma amministrativo della democrazia approvato dall'assemblea della " Democratica Lombarda ". Un discorso illustrativo del presidente prof. Patellani ; La Lombardia, 6 maggio 1914, L'assemblea della Democratica Lombarda .
M4) A propisi to del servizio tramviarìo, i radicali proponevano la partecipazione agli utili, mentre i socialisti parlavano di partecipazione all'esercizio e agli utili. I radicali proponevano inoltre, anche se con cautela, la municipalizzazione del gas.
145) H programma radicale venne anche accusato di proporre un grande aumento della spesa, senza prevedere un'adeguata copertura finanziaria (La Sera, 6 maggio 1914, Democrazia miliardiaria ; La Perseveranza, 7 maggio 1914, a Bluffiamo elettori democratico ).
146) Qualche dubbio a questo proposito fu espresso dalla Lombardia (La Lombardia, 8 maggio 1914, a II programma della Democratica Lombarda ).
147) jAunizio PtrNZO, Riformisti e politica comunale citi, pp. 241-265.
148) Sull'universalità del programma amministrativo socialista, in quanto oc tutto ciò,