Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE CENTENARIO; ISTITUTO MAZZINIANO DI GENOVA
anno <1982>   pagina <80>
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Libri e periodici
RENATA ALLIO, Società di mutuo soccorso in Piemonte 18504880. Attività economica -Gestione amministrativa - Ambiente sociale; Torino, Deputazione subalpina di storia patria, 1980, in 8, pp. 352. L. 8.000.
Il mutualismo attraversa un periodo scientifico particolarmente fortunato: accanto, infatti, a questo volume e all'articolo della stessa ÀUio, pubblicato nel Bollettino storico bibliografico subalpino, LXXVIU (1980), n. 1, è apparso, assai di recente, il saggio di Dora Marucco, Mutualismo e sistema politico. Il caso italiano (1862-1904), Milano, 1981.
L'indagine della Alilo, la brillante e capillare indagine, ha un ambito rigorosamente locale con analisi limitate alla regione piemontese. In anni ormai lontani, sono apparsi, entrambi nel 1967, i volumi di Cherubini e di Papa, quest'ultimo pure di ambito subal­pino, e, nel 1955, un articolo di Kaft'aelli sul Trentino. Più recenti sono, poi, i saggi sulla Sardegna di Tore (1973) e sul napoletano di Tramonlin (1975).
TSell'indicare i caratteri generali, l'autrice mette in evidenza la natura delle società di mutuo soccorso, una natura apolitica e soprattutto interclassista sia nella composizione quanto negli scopi. Si trattava di organizzazioni apolitiche di lavoratori con una parte­cipazione spesso cospicua di soci onorari borghesi, per la maggior parte autorità locali, causidici e medici di provincia. Gli scopi che esse perseguivano erano l'assistenza, la previ­denza, l'istruzione, la cooperazione di consumo e, a volte, ma più raramente, di produzione; molte società intervennero anche nel settore del credito e, dall'introduzione del corso forzoso al 1874, emisero biglietti fiduciari di piccolo taglio .
La mutualità fu stimolata nella crescita dall'articolo 32 dello Statuto albertino, in virtù del quale poterono nascere tra il 1848 e il 1862, anno della prima rilevazione stati­stica, ben 381 società. Sul piano della storiografia del movimento operaio organizzato, è stato indubbiamente nel giusto Manacorda, quando ha riconosciuto alle organizzazioni piemontesi il primato tra tutte quelle formate da lavoratori. Ma, a mio avviso, una dimen­sione più profonda sulla natura delle associazioni è stata individuata da Oddone Fantini, per il quale la società di mutuo soccorso è la forma embrionale intorno alla quale gravi­tano tutte le varie forme di mutualismo . *)
Molto opportunamente la Allio precisa che l'esame storico non è condotto sul ter­reno politico ma su quello economico-sociale. Afferma di tentare, e il tentativo riesce in maniera assai soddisfacente, una ricostruzione, sulla scorta del vasto materiale sociale, della vita dei lavoratori piemontesi nella seconda metà dell'Ottocento.
La ricerca, che non ha ignorato notizie e dati provenienti da centri dell'intera re­gione, <c è stata prevalentemente condotta negli archivi delle Società di Tortona, Cuneo e Casale Monferrato, i quali sono stati esaminati interamente per gli anni presi in consi­derazione (1850-1880). La scelta di queste società, tuttora operanti, obbedisce al criterio di riflettere la realtà di situazioni geografiche ed economiche diverse e insieme tipiche nel contesto piemontese . Chiudendo l'introduzione, la Allio esamina i motivi del progressivo accantonamento delle società, superate o surrogate per il crescente intervento pubblico nelle strutture sociali e riferisce della situazione attuale delle molte sopravvissute, con ambiti e termini operativi assai limitati.
Il volume, nel suo complesso, è serio nella impostazione, informato nella documen­tazione ed è utile per l'esame, compiuto dall'interno, vivendolo su un'esperienza quotidiana, sui connotati essenziali del fenomeno solidaristico, che oggi potrebbe risultare una terapia non inutile per le pesanti disfunzioni della nostra società.
VINCENZO G. PACIFICI
" O. FANTINI, Cooperazione e mutualità nella storia economica, in Economia e sto­ria, VI (1959), p. 572.