Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE CENTENARIO; ISTITUTO MAZZINIANO DI GENOVA
anno <1982>   pagina <125>
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Vita dell*Istituto
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rato l'aw. Mario Bigotti, che per molti anni ha diretto il Comitato provinciale di Terni. Di lui ha ricordato soprattutto l'infaticabile opera di studioso e di organizzatore della cul­tura, a livello locale e nazionale.
Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti dell'Amm inistrazione comu-nale e provinciale, chiamati a fare un bilancio degli interventi e delle esperienze umane nel Sud terremotato, sempre nell'ottica della questione meridionale. Per il Comune di Terni ha parlato l'assessore Giorgio Stablum, che ha coronato l'enunciazione dei dati con un giudizio che riassume significativamente tutta una situazione: egli in sostanza ha detto che si è evitata una spaccatura storica tra il Sud e il resto dell'Italia, grazie agli aiuti dei Comuni, delle Province, dei volontari, alle popolazioni colpite dal terremoto. Per la Provincia è intervenuto il consigliere Walter Mazzilli, il quale ha concluso la sua relazione con un giudizio complessivo, affermando che la questione meridionale è una questione nazionale, e solo in questa prospettiva può essere affrontata con possibilità concrete di soluzione.
La voce del volontariato è stata portata da Don Antonio Maniero, che ha guidato, in ondate successive, gruppi di giovani nelle zone terremotate, nel periodo immediatamente seguente al sisma. Egli ha messo in luce gli aspetti umani dell'esperienza, sottolineando che sono stati reciproci i contributi tra i giovani volontari e le popolazioni terremotate, che hanno anche imparato a conoscersi e comprendersi. Nella discussione sono intervenuti il Provveditore agli studi di Terni dott. Vittoria Puja e la Preside del Liceo classico prof. Maria D'Elia, che hanno espresso il proprio compiacimento per l'iniziativa del Comitato volta ad attualizzare la questione meridionale e a sensibilizzare i giovani stu­denti ai problemi cruciali della storia d'Italia.
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TREVISO. Il 3 settembre, con una riunione del Consiglio direttivo, si è avuta la ripresa dell'attività dopo le ferie estive. Le decisioni assunte hanno avuto progressiva attuazione, a cominciare dalla propaganda nelle Scuole, statali e non statali e di ogni ordine e grado. È stato preparato un gruppo di documenti un promemoria con notizie sommarie sulle finalità del nostro Istituto, una notizia in merito al Museo del Risorgi­mento, il calendario degli incontri culturali (di cui più avanti) il tutto accompagnato da una circolare che il dott. Orazio Samminiatelli, Provveditore agli Studi, ha cortese­mente diramato, sottolineando l'importanza della eventuale adesione all'Istituto. Con la collaborazione del dott. L. Puttin, Direttore della Biblioteca Comunale di Treviso (Socio e componente del Consiglio), analogo plico è stato inviato a tutte le Biblioteche comunali della provincia. Una valutazione di questa iniziativa è ancora prematura, comunque ci si augura che, via via, Scuole e Biblioteche passino a far parte dei nostri Soci.
Visti i risultati del ciclo di incontri culturali, realizzati tra novembre e marzo 80-81 (e dei quali è stato dato conto sommario nella Rassegna dell'aprile scorso), si è avviato un secondo gruppo di riunioni: sono in programma quattordici relazioni, sempre su temi relativi al periodo risorgimentale nella città, provincia ed eventualmente regione, nei diversi aspetti, dal militare al culturale, al folcloristico.
La prima si è svolta 1*11 novembre ed è stata aperta da un intervento dell'Assessore Comunale alla Cultura prof. E. Brunetta, il quale ha sottolineato l'interesse dell'Ammini­strazione per la nostra attività, anche se non sempre le realizzazioni di appoggio seguono con la desiderata rapidità. È il caso della pubblicazione del testo delle conferenze dello scorso anno, che il Comune si è assunto come onere e che si spera di poter presentare, ha sottolineato, in uno degli incontri di quest'anno, auspicando altresì ohe sia possibile fare altrettanto con i testi che saranno presentati in questo nuovo gruppo di incontri. Ha anche ripetuto l'intenzione dell'Amministrazione di mettere a disposizione del Museo del Risorgimento i locali attualmente occupati da aule scolastiche, man mano che esse si renderanno disponibili.
Concludiamo con dati statistici sulla frequenza di visitatori al Museo del Risorgi­mento, pur nella sua sistemazione provvisoria (in meno di metà dello spazio che gli