Rassegna storica del Risorgimento
LACROIX FRAN?OIS JOSEPH PAMPHILE; REPUBBLICA NAPOLETANA 1799
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1982
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ÌJn ce mémoire del gen. Lacroix 133
muove (marzo 1815) maresciallo di Campo.3) Finirà la sua carriera durante la Restaurazione come generale di divisione a Strasburgo, a Tolosa ed a Grenoble. Come soldato aveva fatto la campagna delle Ardenne e del Belgio nel 1792-1795, d'Olanda nel 1796-97, d'Italia nel 1798-99. Un attestato del generale Mac-donald, del febbraio 1795 cosi ce lo descrive; Très bon officier inetniit, actif, rempli de zèle et très intelligent . 4> Ferito a Terracina nel settembre 1798 nella lotta contro i ribelli, al seguito del generale Championnet aveva preso parte alla campagna di Napoli, combattendo a Capua e intorno alla capitale. Alla caduta della Repubblica Napoletana era passato al Nord agli ordini di Moreau prima e di Joubert dopo, distinguendosi alla Trebbia, a Reggio e al colle di Bard. Dopo l'avvento di Napoleone al potere, fece la campagna di Marengo e al ritorno in Francia fu mandato a San Domingo agli ordini del generale Ledere, dove restò un anno e mezzo, fino al marzo 1803, per passare all'armata del Nord e in tempo per partecipare alla campagna d'Austerlitz. Fatto barone dell'Impero da Napoleone, 14 anni dopo, per i servizi resi alla Monarchia ebbe il titolo di visconte da Carlo X e morì gentiluomo di camera del re. Come molti ufficiali del suo rango, alla caduta di Napoleone aveva offerto i suoi servigi ai Borboni con una lettera che non gli fa certo onore, in cui dichiarava di aver seguito l' usurpatore dopo la fuga dall'Elba per un dovere d' obéissance passive, pour m'éviter de nouvelles persécutions , di non aver nulla di che rimproverarsi, d'essere bien né , e che nessun membro della sua famiglia n'a jamais trempé dans les exces révolutionnaires ,5)
Soldato impulsivo e indisciplinato, ebbe a subire provvedimenti di rigore, arresti e perfino un processo per insubordinazione davanti ad una commissione militare, ma per il suo ardimento e la sua capacità gode sempre della benevolenza e dell'indulgenza dell'imperatore, che non diede mai corso alle domande di dimissioni o di congedo da lui presentate a varie riprese.6) Ferito più volte e anche gravemente, s'est fait remarquer , è scritto nel suo stato di servizio del dicembre 1814, dans plus de quattre vingt combats ou actions de guerre principales . In un rapporto del febbraio 1815 presentato al ministro della Guerra del governo di Luigi XVIII così viene presentato : On ne peut se dissi-muler cependant que ce maréchal de camp n'est pas du nombre des officiers qu'on pourrait présenter pour modèles. Sa bravure et son aerivi té ne peuvent ótre contestées. Mais il ne parait pas assez discipline. Ses comportements, ses hésitations, ses inquiétudes le placent dans un rang inférieur à celui que lui permettent son courage et son aerivi té .
Nel 1821 però il Lacroix ha modo di riscattarsi agli occhi della Monarchia, di riguadagnare il favore del sovrano. Ispettore generale di fanteria e comandante della settima divisione militare di stanza a Grenoble, il 20 marzo reprime con energia i moti rivoluzionari contro il governo di Luigi XVIII. Un neo agli occhi dei patrioti e dei bonapartisti, che i suoi biografi, tra cui Madame d'Abrantès8)
3) Decreto di Napoleone del 15 marzo 1815, in Ardi, de la Guerre B3 321.
4> Ardi, de la Guerre, Dossier personale, Nimègue, 25 nivóse III (14 gennaio 1795).
5) Lettera del Lacroix al Ministro della Guerra, Paris, 2 ottobre 1815.
6) Ardi, de la Guerre B3 64: Rapporto del ministro della Guerra, Duca di Feltre, a Napoleone, Parigi, 6 marzo 1811.
7) Arch de la Guerre B3 64: Rapporto del capo di Stato Maggiore dell'esercito al ministro della Guerra, Parigi, 28 febbraio 1815.
LAURE JUNOT, DUCHESSE D'ABHANTÈS, Mémoires de Madame d'Abrantes. Souve-nirs historiques sur Napoléon, la Revolution, le Directaire, Paris, 1831, IX, p. 236.