Rassegna storica del Risorgimento
LACROIX FRAN?OIS JOSEPH PAMPHILE; REPUBBLICA NAPOLETANA 1799
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1982
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Un a. mémolre del gen. Lacrolx
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mana, e il divieto imposto alla Repubblica Cisalpina di stringere legami troppo stretti con la Repubblica Ligure democratizzata.
È intorno a tutti questi complessi e delicati problemi di sistemazione politica, di egemonia e di struttura delle varie repubbliche italiane, che si muove e si svolge tutta la prima parte del Mémoire del Lacroix, Mémoire. va detto subito, che per valutarlo in tutta la sua importanza e in tutte le sue implicazioni di carattere militare, politico, economico, ecc. che porta con sé, va letto tenendo presente una serie di documenti coevi, che con esso hanno molti punti in contatto: come il lungo rapporto presentato dal ministro degli Esteri Talleyrand alla fine del 1797 sulla situazione italiana prima e dopo Campoformio, pubblicato dallo Zaghi;10) l'ampio memoriale presentato al ministro francese degli Esteri il 25 giugno 1799 sulla politica condotta dalla Francia in Italia, pubblicato dal Solmi, u> ecc. Senza dimenticare i rapporti presentati al governo dai vari agenti francesi sparsi nella penisola al termine della loro missione, come Mengaud, Bignon, Trouvé, Rivand, Mangourit, ecc. arrivando, al limite, al famoso Cri d'Italie stampato a Grenoble 1*11 luglio 1799 (ad opera probabilmente del Salvador e del Fantoni) e siVApergu sur les caxtses qui ont degrada l'esprit public in Italie (Paris, s.d., ma anno Vili), ristampati da Baldo Peroni. 12>
Chiariti i motivi di fondo della politica direttoriale in Italia dal 1796 al 1799, utilitaristica, rivoluzionaria e conservatrice nello stesso tempo, il Lacroix passa a studiare le condizioni politiche ed economiche del Regno di Napoli e il carattere della politica svolta nei suoi confronti dal governo di Parigi. È, questa, la parte più viva e nuova e storicamente più interessante, della relazione del Lacroix, quella che lo vide spettatore e protagonista ad un tempo, di avvenimenti destinati a lasciare in lui una viva impressione. Mentre nella prima parte della relazione il Lacroix si era mantenuto un pò* sulle generali, qui, invece, egli scende a fondo negli avvenimenti e ci dà giudizi taglienti, osservazioni acute, notizie di prima mano, in parte ignorate fino ad oggi; anche ritratti di uomini e di combattenti.
H Lacroix difende il generale Championnet contro le mene e gli intrighi del commissario Faypoult, portatore ed esecutore degli ordini del Direttorio, che voleva fare di Napoli non una libera repubblica indipendente, sulle tracce della Cisalpina, ma un paese unicamente di conquista, da conservare e da spogliare; e mette in evidenza l'opera nefasta svolta dal clero per screditare la repubblica agli occhi del popolo.
Delitto irreparabile del generale Championnet per il Direttorio francese non era l'espulsione della commissione civile dal territorio della Repubblica, ma quello, ben più grave, di avoir fait aux Napolitains la promesse de la liberté . Questo e non altro, era il motivo di fondo del conflitto tra Championnet e il Direttorio, che porterà nel giro di poche settimane alla destituzione del generale rivoluzionario e la sua sostituzione col più moderato e accomodante generale Macdonald, già in conflitto col generale in capo, il quale finirà, secondo gli ordini di Parigi, per dare mano libera alla dilapidazione delle ricchezze del Regno ad opera di Faypoult Un provvedimento, questo, che il Lacroix, nel suo
io) C. ZAGHI, Bonaparte e il Direttorio dopo Campoformio. Il problema italiano nella diplomazia europea, 1797-1798, Napoli, 1965, pp. 337-385.
il) ABBIGO SOLMI, L'idea dell'unità italiana nell'età napoleonica, Modena, 1934,
pp. 182, 202.
12) BALDO PERONI, Le Cri d'Italie, in Rivista Storica Italiana, LXIII (1951), pp. 541-
557;. LXIV (1952), pp. 45-86.