Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE; UNIFICAZIONE EUROPEA PROGETTO
anno <1982>   pagina <156>
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GARIBALDI E L'EUROPA, UN PROGETTO DI UNIFICAZIONE EUROPEA
Commemorando il cinquantesimo anniversario della morte di Garibaldi, Giorgio Falco, pur nel clima nazionalista dell'epoca, proponeva nel 1932 una lettura che tenesse conto non solo dell'aspetto nazionale, per cui il nizzardo si è creato la fama, ma anche di quello internazionale del suo pensiero e della sua azione:
Dell'aspetto nazionale ed internazionale del pensiero e dell'opera di Garibaldi, lo sto­rico futuro potrà forse fermarsi con particolare compiacenza sul secondo, quando l'idea avrà dato frutti più copiosi e sarà più evidente la sua vitalità. Egli noterà probabilmente che, da momento a momento, sotto un'apparenza di identità, esso ha espresso esigenze di* verse: ora è il compiacimento del civile consorzio, ora la fratellanza dei popoli in lotta contro i despotismi, ora la difficoltà di risolvere i grandi problemi di vita materiale e spi­rituale nello stesso tempo, senza superare in qualche modo la cerchia dello Stato nazionale. ')
Falco, in questa sua interpretazione di Garibaldi, ne vedeva l'aspetto interna­zionale ma, fuorviato da una memoria storica esclusivista ed unilaterale, lo con­siderava pur sempre giustapposto e in qualche modo devi ante dal motivo cen­trale della sua vita, quello nazionale. Ancora dopo cinquantanni, il giudizio sull'aspetto internazionale di Garibaldi non è sostanzialmente mutato, se, nella sua introduzione alla più recente edizione delle Memorie dello stesso nizzardo, Ugoberto Alfassio Grimaldi osserva:
a Garibaldi manca la capacità di unificare la molteplicità dei fenomeni in una rete ben connessa di rapporti: la ricerca delle cause politiche degli eventi ai quali partecipa sembra non preoccuparlo; probàbilmente non sospetta che la politica sia anche una scienza: per lui è una sfera d'azione che appartiene soltanto al demoniaco.2)
Anche in questo moderno giudizio permane in definitiva l'incapacità di unificare la molteplicità delle manifestazioni politiche di Garibaldi in un motivo comune saldamente radicato alla sua biografia.
Oggi si è però in grado, valutando in modo più equanime e soprattutto riducendo ad unità la molteplicità delle espressioni politiche, sociali ed ideo­logiche dell'* eroe dei due mondi , accertare che l' identità cui accenna il Falco o la rete ben connessa di rapporti di cui parla l'Alfassio Grimaldi non sono soltanto apparenti, bensì sicuri indici di rigorosa coerenza in una serie di comportamenti che trovano il loro momento unificante nella fedeltà all'ideale cosmopolitico ed umanitario che affonda le sue radici nella cultura
!.) Cfr. G. FALCO, Garibaldi (1807-1882). Commemorazione letta nell'Aula magna dell'Università di Torino l'il maggio 1932, in G. FALCO, Pagine spane di storia e di vita Milano-Napoli, Ricciardi, 1960, pp. 517-529.
2) cfr<, G. GARIBALDI, Memorie, a cura di TJ. ALFASSIO GRIMALDI, Verona, Bertani,
1972, pp. 9-22.