Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE; UNIFICAZIONE EUROPEA PROGETTO
anno <1982>   pagina <165>
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Garibaldi e l'Europa
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riore aporia si rende sempre più chiara nel pensiero di Garibaldi, comune del resto a molti esponenti della democrazia europea. È quella dei due piani su cui si svolge ai suoi occhi il processo europeo. Da una parte c'è il movimento di liberazione, che richiede bellicismo, eserciti, mobilitazione permanente, arma­menti. Dall'altro, parallelo e concomitante, oltre che successivo, c'è il movimento di incontro, di concordia, di fratellanza e di unità tra i popoli liberi e liberati. Il secondo è inversamente proporzionale al primo: ovvero le armi non possono essere abbassate e gli spiriti non possono essere smobilitati finché il movimento di liberazione nazionale non sia completamente esaurito. Ma è proprio questo il motivo che consente l'annessione del principio di nazionalità alla politica di potenza in quanto esisteranno sempre nella costellazione del sistema ottocente­sco motivi validi e sufficienti per la difesa contro i nemici degli Stati-nazione. Pertanto, ogni sforzo per l'unità del continente sarà sempre indebolito, se non vanificato, dalla pretesa di stabilire una netta divisione ideologica tra potenze progressive e potenze reazionarie, con l'aggravante che queste ultime sono diffi­date e penalizzate proprio per quel tanto di supernazionale che cerca di limitare e superare il crudo schematismo del principio nazionale puro, per quel tanto di concorde e di unitario che lo Stato supernazionale, tanto per intenderci, l'Austria-Ungheria, realizza pure tra le genti composite che compongono la sua struttura. L'adesione del nizzardo ai principi democratici ottocenteschi impedisce di dar credito politico alla trasformazione politica degli Stati supernazionali in Stati polinazionali retti però da una monarchia patrimoniale, sostanzialmente ancora assolutista e sostenuta dal diritto divino :14) per lui pertanto, l'ideale di indipendenza è inscindibile da quello di libertà e questo da quello di democrazia, tipo e metodo politico per cui il principio nazionale si realizza come ideale uni­versale, capace di affratellare le genti. È solo nell'ambito della democrazia,
Scritti, cit., I, pp. 338-342). Nel momento di cominciare da Palermo la spedizione di Roma, il 16 luglio 1862, il Generale rivolge uno specifico appello di sollevazione alle genti slave sotto la dominazione austriaca ed ottomana (ivi, H, pp. 124-125). Il 3 gen­naio 1869, sconsiglia il partito democratico di Pest ad unire le sue sorti con il moribondo impero austriaco con l'accettazione del dualismo (cfr. G. GARIBALDI, Epistolario, cit., I, p. 333). La pace universale può cosi essere raggiunta solo dopo l'abbattimento di questi anacronistici Stati: cosi, proclamandosi favorevole all'agitazione irredentista di Trento e Trieste, il 29 marzo 1874 afferma: Io sono per l'arbitrato internazionale, cioè per l'asso­luta abolizione della guerra fra nazioni e nazioni. Ma ciò non toglie che si debba mani­festare al mondo alcune realizzazioni d'alta giustizia: Trento e Trieste. Fratelli delle nazioni d'Oltralpe, sì! e ce ne vantiamo, ma non fratelli dell'imperatore d'Austria! (ivi, III, pp. 103-104).
14) Si veda, per tutte, la formulazione del concetto nell'indirizzo al popolo di Shef­field da Palermo, il 13 luglio 1860: L'Inghilterra, paese di vera libertà, non può non simpatizzare con un popolo oppresso dalla più feroce tirannia, ora intento a rivendicare i propri diritti fra le libere nazioni... Non permettete l'intervento della diplomazia, e l'Italia sarà degli italiani: l'Italia sarà unita, indipendente, libera e meritevole di avere per sorella la vecchia Inghilterra (cfr. G. GARIBALDI, Scritti, cit., I, pp. 274-275).
15) per Garibaldi la democrazia non è un semplice principio politico, bensì è la stessa umanità riunita in fratellanza. Il concetto emerge in tutta la sua chiarezza e vivezza in un commosso appello alla democrazia spagnola , inviato da Caprera il 1 maggio 1863: Democrazia spagnola, voi significate oggi democrazia del mondo, perché nelle vostre file ha trovato un asilo il principio umanitario, proclamato da Cristo, e rinnegato dai falsari della sua legge! La democrazia ha atterrato le barriere che dividevano la famiglia umana, perdonando alle reciproche ingiurie del passato... Gloria a te, democrazia, por-