Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE; UNIFICAZIONE EUROPEA PROGETTO
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1982
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Garibaldi e VEuropa
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disarmo,78) la conversione delle opere belliche in opere di pace,I9) l'abolizione degli eserciti stanziali necessari per le guerre esterne. Potrà così essere avviata a risoluzione la questione sociale; infatti per Garibaldi, come per i democratici, la miseria degli uomini è anch'essa più un prodotto politico che un prodotto sociale, in quanto di solito è generata dalle ambizioni dei principi: 12) è in questo modo che potrà essere pure realizzata un'autentica universalità.n) È però essenziale che i popoli, guidati dall'iniziativa delle potenze liberali , come la Francia e l'Inghilterra, spazzino via, preventivamente, qualsiasi residuo di tirannide. Sono proprio questi residui a inquinare l'atmosfera politica e a indebolire la
ìS* Si veda il più volte citato inemorandu alle potenze d'Europa del 23 ottobre 1860, in G. GARIBALDI, Scritti, cit., pp. 338-342, l'appello agli italiani per la sottoscrizione in favore degli alluvionati di Vienna del 13 marzo 1862, ivi, pp. 28-40, il discorso ad una commissione di studenti di Parma del 30 marzo 1862, ivi, p. 47, l'indirizzo alla nazione inglese del 28 settembre 1862, ivi, pp. 150-153, l'indirizzo al popolo di Stoccolma del 2 ottobre 1862, ivi, pp. 154-155; il discorso al Congresso della pace in Ginevra dell'8 settembre 1867, ivi, pp. 410-412; e le considerazioni pubblicate nel III volume degli Scritti politici e militari, a proposito dell'Unione europea (pp. 545-546) e della Lega della pace (pp. 547-549).
l9ì Cr. il discorso <c alla nazione inglese del 28 settembre 1862, in G. GARIBALDI, Scritti, cit., II, pp, 150-153; l'indirizzo al popolo di Stoccolma del 2 ottobre 1862, ivi, pp. 154-155.
3U Cfr. il citato memorandum alle potenze europee del 23 ottobre 1860, l'indirizzo n alla nazione inglese del 28 settembre 1862 e il discorso di Cronwall del 26 aprile 1864, l'indirizzo al sig. Goegg per leggerlo al Congresso della pace di Lugano del 3 settembre 1872, in G. GARIBALDI, Epistolario, cit., II, pp. 16-18, la lettera al prof. Pietro Sbarbaro del 10 novembre 1875, ivi, p. 129.
21) Per Garibaldi ce l'internazionale spinge le nazioni ad intendersi ed a sopprimere la menzogna, la guerra ed i privilegi, morbi consacrati dalle monarchie (cfr. Unione europea, in Ricordi e pensieri, in G. GARIBALDI, Scritti, cit,, IH, pp. 545-546); nella lettera inviata al Goegg per essere letta al Congresso della pace di Lugano il 3 settembre 1872, il nizzardo accusa la Terza Repubblica di Francia di applicare gli stessi metodi dei monarchi che hanno tutto l'interesse alla conservazione degli eserciti permanenti (cfr. G. GARIBALDI, Epistolario, cit., II, pp. 16-18).
Già nel 1872, Garibaldi ritiene che solo l'internazionale spinge le nazioni ad intendersi ed a sopprimere la menzogna, la guerra ed i privilegi (cfr. Ricordi e pensieri in G. GARIBALDI, Scritti, cit., HI, pp. 545-546): e lo stesso concetto emerge nell'indirizzo inviato da Caprera alle donne italiane il 16 giugno 1861: perché tutti i figli dell'umanità partecipino al medesimo banchetto, è necessario che tutti formino una sola famiglia: cfr. G. GARIBALDI, Epistolario, cit., I, pp. 180-181. Dopo il 1872, la sua insistenza sul concetto che internazionale dei popoli e internazionale dei lavoratori non sono che due facce della medesima realtà, aumenta progressivamente: così, dirigendo un indirizzo di approvazione ad un programma di olandesi, l'Eroe dei due mondi spiega che ce nostra mira è di fraternizzare con ogni movimento diretto al medesimo scopo in Europa o al di fuori (ivi, pp. 46-47). E, il 13 agosto 1878, il nizzardo commenta i risultati del recente congresso internazionale di Berlino con il parallelo, a lui congeniale, tra riscatto nazionale e riscatto sociale: La lega dei tre imperatori dà i frutti che doveva. Nei programmi dei socialisti germani, comparso in questi giorni, io nulla vedo di orribile per il mondo; invece vi trovo due articoli che fanno parte del convincimento di tutta la mia vita, l'attuazione dei quali è indispensabile per migliorare le condizioni materiali e morali dei popoli: cotesti articoli sono: la tassa unica e la nazione armata. Nella parte nostra, non mancano uomini sommi da poter organizzare, sotto gli auspici della libertà e della giustizia, un'opposizione alla sormontante marea del dispotismo e della menzogna. Si vorrebbe un congresso antidiplomatico presieduto da Victor Hugo a Parigi (cfr. G. GARIBALDI, Scritti, cit., , pp. 273-274).