Rassegna storica del Risorgimento

MOVIMENTO CATTOLICO PARMA 1861-1866; PARMA STORIA 1861-1866
anno <1982>   pagina <424>
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Bianca Montale
e persecuzioni da parte dell'autorità civile per il suo gesto ritenuto provo­catorio. 10)
Assente il vescovo, mons. Tamagni accoglierà Vittorio Emanuele con elogi e ossequio, definendolo nome glorioso per tutta Italia, principe elet­to dal popolo , paragonandolo, con richiamo biblico, ai Maccabei; e conclu­derà parlando di amore di Patria santificato dalla Religione . IL re risponde in modo conciso di aver inviato le sue truppe per riportare l'ordine in Ro­magna, e promettendo rispetto al clero e alla religione.in
Da questo momento il canonico Tamagni è classificato dal vescovo assente tra i pochi tristi che hanno tradito la propria coscienza.12)
Nel periodo dell'allontanamento del Superiore regge temporaneamente la diocesi il cancelliere Giovanni Greci, sacerdote savio e sufficientemente ca­pace a giudizio di Cantìmorri, il quale deve affrontare una situazione assai delicata proprio perché a partire dal maggio '60 incominciano ad andare in vigore decreti che colpiscono, in vari campi ed in diversa misura, istituzioni ed enti della cui dimensione e numero si inizia un censimento. Greci avvisa il vescovo assente che un decreto del 13 gennaio 1860, approvato il 30 maggio successivo, ha stabilito una sopratassa di 50 centesimi per ogni 100 lire di ren­dita agli stabilimenti di carità e beneficenza, e del 4 sui benefici semplici per ogni 100 lire di rendita. Aggiunge che l'autorità civile gli ha chiesto il numero dei benefici di regio patronato; il numero, la qualità e consistenza, con relativo patrimonio, di fabbricerie, confraternite e corporazioni religiose: si rispose evasivamente ma con garbo conclude. ")
Nel '60 il problema della celebrazione religiosa della festa dello Statuto non emerge ancora in tutta la sua gravità, anche se sono numerosissimi i casi di rifiuto. Cantìmorri è assente, ed i suoi sostituti non prendono alcuna delibe­razione in proposito. Ma i motivi di tensione non mancano per la progressiva applicazione delle leggi sarde: il 30 maggio partono da Parma le Dame del Sacro Cuore.14)
Particolarmente ostile nei riguardi del governo è il clero dei circondari di Borgotaro e Borgo San Donnino, dove, secondo il sotto-prefetto, dobbiamo assuefare il popolo a distinguere tra doveri religiosi e doveri cittadini . Se­condo una requisitoria del Pubblico Ministero contro il vescovo del luglio 1863 durante l'assenza del vescovo il clero della diocesi di Parma, educato nel rispetto delle leggi e dell'autorità civile, non pronunciò parole né operò atto contrario od ostile alla medesima... . A giudicare dai rapporti di prefetti e sotto prefetti, la situazione non sembra così tranquilla: sono segnalate raccolte per il denaro di S. Pietro, prediche allusive contro le istituzioni ed il matri-
ia> A.C.P., minuta di difesa di mons. C, 12 agosto 1863. È del Martini la versione secondo la quale il vescovo, avuta notizia nel suo viaggio a Milano di essere ricercato per un arresto a causa del rifiuto di ricevere il re, decide di non rientrare per timore di rappre­saglie.
in H manifesto del discorso di Tamagni si trova tra le carte Cantimorri. Sui discorsi del canonico e del re, Gazzetta di Parma, 8 maggio 1860.
12) A.C.P., note di C. del 9 agosto e 13 novembre 1861. Tamagni morirà poco più di tre anni dopo: il prefetto insinua che la tema del suo vescovo gli affretta la morte. Il canonico Leonida Gardoni morirà senza sacramenti. A.S.P., pacco 35, nota da Firenze del 23 aprile 1866.
,3> A.C.P., Lettera di Giovanni Greci del 6 settembre 1860.
M) A.S.P., pacco 4. Rapporto Gamba del 30 maggio 1860.