Rassegna storica del Risorgimento
MOVIMENTO CATTOLICO PARMA 1861-1866; PARMA STORIA 1861-1866
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1982
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437
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Clero e società civile a Parma
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stino Chieppi, maestro presso i barnabiti, per una predica a Traversatolo. I testimoni sono discordi e dal voluminoso incartamento del processo, in cui figurano diverse e anche opposte interpretazioni dell'omelia, esce un non luogo a procedere per mancanza di prove.48*
I carabinieri compilano un primo elenco di 88 delinquenti comuni a cui applicare la legge di coazione, poi altri tre elenchi di 68, 27 e 26 nomi in cui figurano religiosi e laici retrogradi: molti di costoro, però, verranno semplicemente ammoniti. Chi invece figura, ovviamente, in testa alla lista dei nemici del governo è mons. Felice Cantimorri del fu Giacomo da Russi, 56 anni, vescovo di Parma, perturbatore dell'ordine pubblico, accusato di avversare l'ordine costituito coi mezzi della sua alta autorità ed influenza. Con lui sono coinvolti mons. Francesco Benassi, 54 anni, vicario; don Tommaso Bianchi da Monchio, don Giuseppe Carcelli da Cassio, rettore del seminario, don Francesco Grassi, parroco di Corchia; don Luigi Mussi fu Giuseppe da Albareto parroco di Gus-soliggio, poi solo ammonito, e don Andrea Pioselli fu Filippo, da Corniglio 45 anni, sacerdote e possidente. Riducendo notevolmente le richieste e le proposte delle varie giunte comunali, l'autorità centrale di Firenze destina al domicilio coatto soltanto 9 proprietari e 6 ecclesiastici, accontentandosi per il resto di decretare ammonizioni e stabilire una rigorosa sorveglianza.49*
Alle ore due antimeridiane del 20 giugno l'applicato di pubblica sicurezza Ernesto Piselli, con l'assistenza di agenti vestiti in borghese, arresta Cantimorri e Benassi e redige un accurato verbale del viaggio verso il domicilio coatto di Cuneo. In viaggio precisa i due monsignori hanno recitato rosari; alle 9, a Trofarello, c'è stata una sosta per una piccola colazione (non per il vescovo) offerta dal cameriere del prelato. Il viaggio iniziato da Trofarello alle 10 si è concluso all'la pomeridiana a Cuneo. Siccome questa stazione dista dalla città un quarto d'ora circa, e di salita, pure mons. Vescovo affermò il desiderio di percorrerla a piedi indossando la veste violacea, il gran cordone con croce d'oro davanti e fiocco a tergo, non che il cappello con cordone verde e lunghi fiocchi dello stesso colore, e siccome questa popolazione è molto curiosa cosi si venne nel momento circondati da una moltitudine che male lasciava camminare. Viaggio facendo chiese più volte il ripetuto mons. se prima di presentarsi alla Prefettura poteva andare a celebrare la Messa, al che si aderì introducendolo tosto giunti in questa Chiesa di S. Francesco. Verso le ore due la campana chiamava i fedeli alla Messa e siccome cosa insolita si vide in un attimo riempita la stessa di curiosi che si affacendavano (sic) a vedere il Vescovo e poterlo avvicinare . Dopo un colloquio del prelato col rettore della chiesa e celebrata la Messa, Cantimorri porta i bagagli in albergo dove riposa un poco, poi si reca dal dele-
48> A.S.P., p. 31 Rapporto Verga del 15 giugno 1866. I diversi testimoni mostrano una notevole confusione di idee, e sono contraddittori: palesano però la volontà di difendere il sacerdote. Un sarto, chiamato in causa, cosi riassume la predica: e... il nostro governo dà addosso ai preti che (sic) non Bisogna badarci ma stare alle istituzioni di questi ultimi . Per Chieppi verrà chiesto il domicilio coatto. Il pacco 31, in A.S.P., conserva un voluminoso incartamento clero in cui in pratica sono schedati nei diversi paesi quasi tutti i sacerdoti e gli elementi ritenuti clericali. Meno numerosi i sospetti del partito
d'azione.
) Mons. Cantimorri figura al n. 53 dei sospetti di Parma per aver cercato fin qui con ogni mezzo di esercitare i poveri attirando (sic) loro un assegno di L. 6000 annue dicendo che il governo d'Italia gli aveva tolto tutto. Da allontanare perché con lui si taglia in Parma la testa al partito reazionario.