Rassegna storica del Risorgimento

AZEGLIO MASSIMO TAPPARELLI D' BIBLIOGRAFIA; AZEGLIO MASSIMO TAP
anno <1982>   pagina <471>
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LIBRI E PERIODICI
IPPOLITO NIEVO, Lettere, a cura di MARCELLA GORRA (/ classici Mondadori. Collana di­retta da Dante Isella; Tutte le opere di Ippolito Nievo, a cura di Marcella Gorra, M) Milano, Mondadori, 1981, in 8, pp. XLVIII-1345. L. 50.000.
Col dare definitiva sistemazione all'intero corpus dell'epistolario nieviano, secondo 1 auspicio di familiari ed amici espresso fin dal secolo scorso e a conferma dell'importanza dello scrittore, il presente volume raccoglie varie centinaia di lettere edite e inedite, che si possono raggruppare in alcuni filoni, sia in base ai periodi considerati, sia sulla scorta dei destinatari, degli interessi preminenti (pratici o letterari) dell'impegno politico ecc.; e i destinatari delle lettere sono per lo più familiari ed amici (amiche) con i quali il Nievo intesse una fitta rete di legami affettivi, di rapporti pratici , di suggerimenti e con­fessioni sui lavori letterari propri ed altrui. Tralasciando le prime letterine di deriva­zione scolastica, è da dire subito che l'epistolario nieviano incomincia davvero nel 1848-1849, con le vicende politiche, l'amicizia verso Attilio Magri, l'attenzione verso le traver­sie amorose di lui, la corrispondenza oc letteraria con Matilde Ferrari e la stesura del-VAntiafrodisiaco per l'amor platonico ; e fin dall'inizio caratterizzano la corrispondenza del Nievo l'emergere di interessi letterari attraverso la lettura e l'esercizio dello scrivere, il senso di equilibrio nel valutare emozioni ed affetti, il gusto del paesaggio (che diventa veramente un paesaggio dell'anima e non scade a mera descrizione soltanto), la coerenza morale e l'impegno civile. Tra i suoi corrispondenti, specie nel decennio di preparazione, sono da annoverare da una parte gli amici del cuore (Magri, Andrea Cassa) e dall'altra letterati e giornalisti (Fusinato, De Castro, Calabi, Scolari ecc.), mentre nell'ambito fami­liare un dialogo costante, ricco di sfumature e di valori, è condotto soprattutto con la madre, della quale con ragione la Gorra mette in chiaro il carattere, la personalità, l'af­fetto scevro di smancerie: Le lettere alla madre: una componente essenziale dell'epi­stolario. Fortunatamente, abbiamo anche parecchie lettere di lei a Ippolito; e ci si scoprono analogie del massimo interesse. Anche nelle lettere di Adele Nievo dominano una recisione di giudizio senza sicumera, un'indulgenza che non sa mai di compromesso, un umorismo di buona lega, un'assenza anche nella tenerezza, anche nell'ansia, del dol­ciastro e del querimonioso, un senso pratico sempre generoso. E una scrittura succosa e agile, che potrebbe gareggiare con successo con quella di scrittrici in titolo. Cosi, di chiaro segno materno è in Ippolito l'equilibrio ad alto livello e ad alta temperatura interiore, un'esigenza di essenzialità all'opposto della piattitudine (p. XIX). Se gli scambi epistolari con il padre ed i fratelli erano assai scarsi, anche durante la spedizione dei Mille, ciò significa che il centro affettivo della famiglia era rappresentato dalla madre che, pur lasciando al Nievo completa autonomia di decisioni e scelte, è ben presente nel cuore e nel pensiero di lui in ogni momento della sua breve vita, sia come ascoltatrice ricca di affetto e riserbo, sia come attenta partecipe o confidente in particolari occasioni; in tal senso alla madre, più che agli amici, è possibile aprire il proprio animo quando il a torpore morale , o l'amore impossibile per la Bice Gobio, o l'incertezza del futuro sembra prendere il sopravvento senza lasciare respiro. Ma per meglio intendere tale situa­zione psicologica e per comprendere adeguatamente la fitta trama dei rapporti con gli amici sarebbe stato necessario pubblicare, in calce alle lettere del Nievo, le lettere dei suoi corrispondenti, quasi una sorta di commento a pie' di pagina a integrazione delle note che la Gorra, con estrema perizia e finezza, ha posto a illustrazione e chiarimento per centinaia di pagine. La disposizione naturale e logica del materiale raccolto e organizzato io dieci anni di assiduo lavoro sarebbe stata di formare due volumi, il primo con l'introduzione e le lettere a familiari e amici, il secondo con l'appendice e tutte le note e il resto dell'apparato. A parte il fatto ohe lettere di Matilde e di Bice sono andate perdute e un gruppo di lettere del Fusinato non è stato consegnato alla curatrice da