Rassegna storica del Risorgimento
AZEGLIO MASSIMO TAPPARELLI D' BIBLIOGRAFIA; AZEGLIO MASSIMO TAP
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Libri e periodici
II discorso tende, è vero, a dare un quadro generale con tono manualistico, che non giustifica, però, approssimazioni e superficialità. Un secondo esempio: Siro Fava, come chiarisce ampiamente Domenico Scacchi nel suo studio sul movimento operaio a Roma, è nel '74 presidente della Consociazione romana, e non toscano.
Dedicando al lavoro, peraltro vasto ed utile, più tempo ed attenzione l'autore avrebbe potuto rivedere inesattezze e lacune, sulle quali sarebbe ingeneroso insistere oltre.
La parte redatta da Lucio Cecchini sempre nei limiti di una corretta sìntesi senza rilevanti dementi di novità ci sembra nell'insieme più stimolante e meditata. La tematica, negli anni '80, si fa più complessa e la realtà politico sociale muta sensibilmente, inasprendo contrasti, dissensi e crisi nella sinistra democratica italiana di fronte al crescere di internazionalismo e socialismo e alla necessità di scelte innovatrici e realistiche. Cecchini delinea agilmente vicende e problemi, e sottolinea gli scontri tra tesi di solidarismo e di collettivismo, di evoluzione e rivoluzione, di mutuo soccorso e resistenza. Ed introduce il dibattito sulla questione dei rapporti tra partito e Patto. Vicende non nuove, ma sintetizzate tenendo conto di alcune fonti giornalistiche* con equilibrio sostanziale e qualche preciso giudizio critico sulla bibliografia indicata. È la fase delicata e difficile in cui il collettivismo provoca la morte del Patto, e pone le premesse della nascita di un partito repubblicano moderno.
L'opera attende un completamento, e andrebbe quindi valutata nel suo insieme. Questa prima parte è appesantita e disuguale, anche se assolve ad un suo compito di divulgazione e costituisce una prima ipotesi di storia dell'organizzazione sociale repubblicana. Una maggiore completezza bibliografica per quanto riguarda non il quadro generale, ma il filone mazziniano sarebbe stata certamente assai utile. Ci auguriamo comunque che la seconda parte possa essere di valido complemento alla prima.
BIANCA. MONTALE
Mantova e il suo territorio, a cura di GIANCORRADO BAROZZI, LIDIA BEDUSCHI e MAURIZIO BOHTOLOTTI (Mondo popolare in Lombardia, 12); Milano, Silvana Editoriale, 1982, in 16, pp. 664. L. 9.000.
Nell'ambito di una collana curata dall'Ufficio per la cultura del mondo popolare della Regione Lombardia (che ha pubblicato finora volumi su Bergamo, Brescia, Casalpu-sterlengo, Como, Cremona ecc.) il presente volume inerita almeno una segnalazione, anche se alcune parti dell'opera vanno al di là dell'età del Risorgimento e riguardano problemi che possono essere studiati in altra sede. Inserito in una buona tradizione di studi in campo etnografico e di cultura popolare (dal Paglia al Tassoni, dal Magri al Salvadori, al Bosio ecc.) il presente lavoro fornisce alcuni esempi significativi e metodologicamente corretti che, se non danno un completo panorama della realtà mantovana, certamente illustrano una serie di momenti, figure e problemi connessi con il mondo contadino e popolare della provincia. Accanto a molteplici contributi, di differente valore, che studiano dati statistici e situazioni linguistiche, strutture agrarie e aspetti di vita contadina (religiosità, forme di lavoro, divertimenti, medicina popolare ecc.); vogliamo segnalare da un lato la ricca e interessante documentazione fotografica e dall'altro quella sezione del volume dedicata agli inediti del fondo Bolzanini (presso la Biblioteca Comunale di Mantova). Si tratta dei manoscritti del reverese Ettore Bolzanini il quale, negli anni '60 del-l'80Ó, raccolse un notevole corpus di testi dialettali, di folklore, proverbi ecc. (non solo di ambito mantovano) nei suoi spostamenti in Lombardia, Toscana, Piemonte ecc. come insegnante; ali 'e len eogregestp dei 111 ro. ed alle poche notizie biografiche che sono riusciti a reperire, i curatori della edizione (Barozzi e Lidia Beduschi) Canno seguire un'ampia scelta di testi quasi 300 pagine concernenti il territorio mantovano privilegiando i documenti di natura folklorica, dialettale, agricola ecc.
Utile infine il Saggio di bibliografia che conclude il volume.
RENATO GIUSTI