Rassegna storica del Risorgimento

HEGEL GEORG WILHELM FRIEDRICH; MOTI DEL 1820-1821
anno <1983>   pagina <8>
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Vincenzo Pirro
per l'Italia, ove le classi colte hanno assorbito gli elementi più vitali della Ri­forma, ma non hanno compiuto il passo decisivo verso l'eresia, lo scisma, la guerra di religione, perché una cosa del genere, segnando la rottura con la storia passata, con la tradizione indigena, sarebbe entrata in contraddizione con le teorie del primato e della missione nazionale, a cui tengono, a diverso titolo, le maggiori ideologie risorgimentali, il mazzinianesimo, il neoguelfismo, l'idealismo. Sicché possiamo dire che il Risorgimento è stato una riforma reli­giosa che ha dovuto fare i conti con la realtà italiana, una riforma che si è spinta fino ad abbattere il potere temporale dei Papi, ma ha poi rispettato l'autonomia della Chiesa entro lo Stato libero e liberale.
Dopo l'errore della rivoluzione passiva , all'Italia è stato risparmiato l'errore della riforma passiva , grazie alla sapiente opera di mediazione tra le esigenze di rinnovamento religioso e la realtà effettuale, costituita da molte­plici elementi, naturali e morali, storici e geografici. Da questa azione mediatrice è nato il liberalismo italiano dell'Ottocento, che si pone in un rapporto di equi­distanza rispetto al radicalismo francese e al conservatorismo tedesco. Giacché non contrappone politica e religione, Stato e Chiesa, ma neppure identifica i termini dell'antinomia, preferendo mantenere la distinzione, da cui far scatu­rire una dialettica feconda per la coscienza morale e le istituzioni pubbliche.
A un secolo di distanza dal tempo in cui Hegel teneva le lezioni berlinesi sulla filosofia della storia, è stato ripreso e radicalizzato il suo pensiero, al punto da ritenere che il Risorgimento è fallito perché non ha compiuto la riforma religiosa. Ciò è accaduto in particolare con l'interpretazione gobettiana della storia d'Italia, che ha alimentato tutto un filone storiografico, che potremmo definire radicale .16) Contro questa tesi interpretativa vale ancora oggi quel che ebbe a scrivere l'Omodeo, e cioè che il Risorgimento ha avuto una vita religiosa sua interna: anche senza tentare un'organizzazione religiosa in senso stretto, quegli uomini vivevano una fede nuova, anche quelli che si credevano ancora cattolici . Una nuova fede attiva apparentemente politica fu affiancata alla vecchia fede fossile e si andò dilatando. Per essa, per le idee liberali, fer­menti purificati di protestantesimo calarono a disintossicare l'Italia dal virus gesuitico .17)
La storia ha seguito le sue vie, e quanto ai danni successivi a cui il Gobetti si riferisce quando fa il processo al passato risorgimentale, bisogna dire, come è stato effettivamente detto, che essi dipesero dall'aver smarrito progressiva­mente il senso del Risorgimento, non dal Risorgimento stesso, dalla corruzione del liberalismo non dall'autentico liberalismo.
VINCENZO PIRRO
,6> W. MATURI, Interpretazioni del Risorgimento, Torino, Einaudi, 1962.
,7> A. OMODEO, Difesa dei Risorgimento, Torino, Einaudi, 1962, pp. 445446.