Rassegna storica del Risorgimento
AQUILA (L') STORIA 1869; RIVERA GIUSEPPE; ROMA STORIA 1869
anno
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1983
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pagina
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9
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GIUSEPPE RIVERA ED I BORBONICI AOUILANI ALLA VIGILIA DI PORTA PIA
Nato il 13 maggio 1846 da Cesare, sottintendente del secondo Abruzzo Ultra, e da Camilla Corvo patrizia sulmonese, Giuseppe Rivera non aveva ancora dato prova, nel periodo a cui si riferisce lo scritto che ora diamo alle stampe, delle eccezionali capacità erudite che non è certo il caso di richiamare qui neppure sommariamente.
L'ambiente culturale degli Scolopi e del Seminario aquilano è comune alla sua adolescenza come a quella dei suoi colleghi di deputazione di cui si parla così ampiamente più avanti, in un'atmosfera aristocratica fortemente ispirata e dominata in senso cattolico dalla personalità singolare del vescovo Filippi.
Quanto agli studi privati di diritto ricordati dal Moscardi15 essi lo posero con tutta probabilità a contatto con gli uomini dell'organizzazione borbonica e legittimistica che sono nel retroscena dell'iniziativa politica del dicembre 1869.
Non è certo priva di significato la circostanza che l'esordio erudito del Rivera fosse dedicato proprio a tracciare una genealogia della casa di Borbone,2) né che già al luglio 1871 risalisse il suo accoglimento nell'Ordine di Malta, la cui sede di via Condotti vediamo frequentata con insistenza dal Nostro durante il suo soggiorno romano.
Ma si tratta di spunti troppo labili per poter tracciare Yanimus politico di un giovane che si serbò del resto indefettibilmente fedele, anche come studioso, alla temperie conservatrice e cattolica, con chiare nostalgie borboniche, che qui lo induce ad una autentica e militante presa di posizione.
D In memoria del Duca Giuseppe Gommi. Rivera Presidente della R. Deputazione Abruzzese di Storia Patria rappresentante presso VIstituto Storico Italiano, Aquila, Officine Grafiche Vecchioni, 1930, p. 15 (si tratta dell'eccellente edizione in opuscolo, corredata da accuratissima bibliografia, del discorso letto dall'arcidiacono Vincenzo Moscardi, nella sua qualità di segretario della Deputazione, il 31 agosto 1924 nell'aula del consiglio provinciale dell'Aquila e pubblicato lo stesso anno nel Bollettino, serie III, anno XV, pp. 7-42 per il testo e 95-122 per la rassegna bibliografica, in morte del Rivera, scomparso il 22 novembre 1923 e già prontamente ricordato con un opuscolo In memoria del Duca Don Giuseppe Rivera Commendatore del S.M.O. di Malta Presidente della R. Deputazione di Storia Patria per gli Abruzzi comprendente tra l'altro un cenno bibliografico ed un resocónto delle cerimonie funebri, entrambi anonimi, nonché i testi dei discorsi di circostanza pronunziati dal repubblicano avvocato Rodolfo Ludovici nella sua qualità di prosindaco, dal popolare commendator Domenico Galli come presidente della Conferenza di S. Vincenzo de* Paoli, e dal canonico Angelo Nardis: nel cenno biografico a p. 14 si accenna alla partecipazione del Rivera al comizio agrario ce da quando egli era giunto appena ad età maggiore , e quindi prima del 1869, mentre nei successivi interventi è notevole la presentazione che a p. 21 il Ludovici fa del Rivera come estraneo alla vita sua contemporanea , il elicile dell'erudito e del benefattore, che viene, almeno in parte, e per gli pnni giovanili, smentito dal testo che presentiamo, ma che lo sarebbe anche da documenti più tardi, che ci riserviamo di pubblicare in diversa sede).
3 Napoli, 1872, Stabilimento Tipografico Partenopeo, p. 24.