Rassegna storica del Risorgimento
AQUILA (L') STORIA 1869; RIVERA GIUSEPPE; ROMA STORIA 1869
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1983
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Raffaele Colapietra
E ciò onde non ripeter con la turba legata al carro del vincitore Sventura ai vinti .
H qual pensiero non potea meglio mandarsi ad affetto che con espressa deputazione.
(Cane H suo partito nel regno, lieto di tale annunzio, si dispose a solennizzare il fausto giorno del real nascimento, addimostrando all'esule Monarca il suo durevole e deciso attaccamento. Quindi si pensava inviar deputazioni pel sospirato giorno, che, interpreti de' sentimenti del popolo, avessero manifestato al Re l'universale contento ed avesser insiememente umiliato i più vivi e sinceri auguri per sì bello avvenimento. ColTavanzarsi del tempo andava sempre più crescendo l'entusiasmo e l'impegno finché, accostatosi il giorno, convenne realizzare ogni progetto e por mano alla esecuzione. Aquila città principale degli Abruzzi non intendea restar dietro ad alcuna in simile congiuntura, ed è perciò che a tutta possa davasi moto per far pur essa lodevole figura. Esisteva in Aquila, come lo è tuttora, una società borbonica... illeggibile... composta di cospicui cittadini ... illeggibile ...). ]>
Nella città di Aquila fu a me proposto innanzi ogni altro l'incarico; io accettai con piacere e mi disposi ad eseguirlo per quanto meglio mi fosse dato.
È sulle vicende di questa deputazione, e su quanto a me particolarmente avvenne durante il viaggio, che io intendo principalmente parlare in queste poche pagine; nel che mi propongo dir tutto con esattezza e verità, e non azzardar un giudizio se non maturamente ponderato, specialmente in caso di personalità.
Nel mese di ottobre del passato anno 1869 il sig. A.L.2) incaricato in Aquila per tale affare mi parlò (cane, membro del comitato e premuroso... illeggibile) del progetto (cane, da eseguirsi), quindi se fossi stato al caso di prestar la mia opera, nel prender parte, s'intende, alla deputazione da inviarsi al bandito Sovrano. Io senza punto esitare acconsentii, e cominciai sin d'allora a prender seco lui i concerti pel da farsi.
Egli, avendo dato così principio all'attuazione, cercava portarla a capo, quindi, spesa all'uopo ogni sollecitudine, non gli fu difficile riuscirvi, ed ebbe dopo breve tempo trovato altre persone che parimenti accettarono il mandato.
Intanto del mio assenso si passò parola a Roma, ove presso il Re era il
D II 1 giugno 1869 il Giornale di Roma aveva dato notizia della partenza di Francesco e Maria Sofia per la Germania, onde trascorrervi, come di consueto, le vacanze estive, senza che si facesse cenno della gravidanza della regina, e lo stesso era avvenuto il 29 luglio in occasione del battesimo del primogenito del conte di Caserta, celebrato per procura da Pio IX, pur conoscendosi all'epoca con certezza lo stato di Maria Sofia, ed il 22 ottobre, per il ritorno della coppia sovrana. Nulla appare sulla stampa ufficiale neppure per il parto, e soltanto il 30 dicembre 1869 si riferisce sulla cerimonia del battesimo, di cui. si parlerà a suo tempo.
2> con tutta probabilità il marsicano avvocato Antonio Lolli, che tra il 1866 ed il 1871, come maestro elementare patentato, risulta al controllo dell'istruzione primaria in Avezzano, accanto all'abate Raffaele Intesti ed al canonico Francesco Saturnini. Egli continuò vivamente a prendere parte sia alla vita pubblica (primavera 1882 polemica sulla Gazzetta di Aquila col deputato progressista e sindaco ingegner Emanuele Lolli per l'istituzione del ginnasio ad Avezzano e la sistemazione viaria cittadina) sia a quella culturale, con un discorso su Giordano Bruno letto all'accademia di Religione Cattolica e pubblicato in opuscolo a Roma nel 1885. Di probabile origine marsicana è anche il sacerdote Carusi, che più avanti risulta in contatto con il Rivera.