Rassegna storica del Risorgimento
AQUILA (L') STORIA 1869; RIVERA GIUSEPPE; ROMA STORIA 1869
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1983
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Raffaele Colapietra
Capo 2 Partenza
Il dì 11 dicembre parto da Aquila, monto sul mio legno alle ore 11 3/4 a. m. ed esco fuori Porta Romana accompagnato da mio fratello Francesco e dal sacerdote D. Domenico Carusi.8) A due chilometri circa da Aquila son raggiunto dalla posta, vi monto e prosieguo il mio viaggio. Giungo al primo rilievo Rocca di Corno alle 3 p.m., arrivo a Cittaducale alle 5 1/4 ed a Rieti alle 6 1/4. Il tempo, che nel partire mi era stato propizio, ora incominciavasi ad intorbidare. Nell'entrare a Rieti già cadeva la pioggia, era una folta oscurità e non vedevasi persona, sebben non fosse che un'ora circa di notte. Dopo brevissima fermata si ripartì, si giunse a Riopasto alle 7 3/4 e quindi felicemente a Terni alle 10 1/2. Qui albergai all'hotel d'Europa ove alle 12 1/4 presi una zuppa, non avendo preso ad Aquila che un cioccolatte con pane. Mi ritirai in camera ma durante la notte non chiusi un occhio, sia perché mi coricai quasi vestito, sia pel pensiero di presto destarmi al mattino. In tale veglia ebbi la compagnia di un sorcio che trovavasi tra la soffitta e la tela destinata a covrirne la trave. Urtandolo col bastone per tema non mi sbucasse nel letto, dopo aver percorso l'intera tela, ne ritornava. Con tal divertimento, s'accostò il giorno. H cameriere dell'Albergo venne a picchiarmi sull'uscio, e presto mi levai di letto. Erano le (manca) circa, disposi il bagaglio, lo feci caricar sull'omnibus e mi avviai verso la stazione. Giunto questo un poco tardi, non si potè partire col convoglio diretto, e mi convenne attender l'altro un trenta minuti. Partii quindi alle (manca).
Nel vagone non ebbi alcun compagno, solo partii da Terni, solo giunsi a Roma alle 10 1/2 a. in. Il Pasqualucci, che doveasi far trovare alla stazione di Roma, mancò, credendo arrivassi più tardi, quindi, dopo aver atteso qualche poco, montai sur una vettura ed entrai in città.
Roma, che già calcava, non era nuova per me. Era questa la terza volta che io vi entrava. La prima fu nel 1866 quando, per conoscere la reina città, presi l'occasione delle funzioni che con tanta magnificenza vi si celebravano negli ultimi giorni di quaresima ed in Pasqua di Resurrezione. Queste mi riusciron di gran soddisfazione e nel partire lasciai la città con il desiderio di farvi presto ritorno. Infatti l'anno seguente, in cui doveasi celebrare il XVIII centenario della morte del Principe degli Apostoli, ci fei ritorno, e fui spettatore della solenne commemorazione. Ma la stagione troppo avanzata di està non mi fece molto gustare i piaceri del farvi dimora, e partii men soddisfatto della prima volta. Volgea in mente rivederla nella stagione invernale, quando vi è maggiore affluenza di forestieri, non vi è la desolazione dell'aria mal sana, ed in fine è il vero tempo di soggiornarvi. Nello scorso anno pensava a decidermici interamente quando accettai la missione. Ora vi era giunto, e già incominciava a godere quanto eeternamente presenta questa monumentale città.
Era giorno di domenica, e perciò pensai ad ascoltar messa, e trovandomi a mezzogiorno vicino S. Eustachio, vi entrai* e nel riuscire, dopo averla udita, incontrai Pasqualucci padre di Augusto, e poco dopo questo, che facevan ritorno
*) Francesco di Paola Rivera era nato nel dicembre 1844, avrebbe sposato Margherita del Baialo della Valle e sarebbe morto nel luglio 1904.
9) L'hotel Europa era ubicato nella piazza Vittorio Emanuele, oggi della Repubblica, accanto alla sede comunale di Terni.