Rassegna storica del Risorgimento

AQUILA (L') STORIA 1869; RIVERA GIUSEPPE; ROMA STORIA 1869
anno <1983>   pagina <22>
immagine non disponibile

22
Raffaele Colapietra
datogli, fui al Palazzo di Malta a via Condotti. Nella sera dopo l'Ave Maria trovandomi al Corso vicino S. Lorenzo in Lucina vidi il funebre corteo del Comxnendator Pietro Tenerani, era composto di più corporazioni di frati minori, ai laterali della bara mortuaria erano parecchi artisti dell'Accademia di S. Luca. In fine nn lungo seguito di cocchi che molti signori romani s'eran fatto un pregio d'inviare. Pietro Tenerani era nato in Carrara il dì 11 novembre 1798; giovinetto corse a Roma ad apprender le belle arti e divenne celebre scultore. Era direttore delle gallerie e musei pontifici, Presidente dell'Accademia di S. Lnca, socio di molte accademie artistiche, letterarie ecc. Era mancato ai vivi sul cadere del 15 dicembre. La sua salma mortale fu recata a (manca) ove l'indomani doveansi celebrare l'esequie.lS)
Alle 7 di mattino del giorno seguente 17 dicembre vado al Barone A.C. e gli parlo dell'accaduto di due sere fa in casa De Pascale, gli dico che non avevo agli altri la preferenza ma per disimpegnar la parte affidatami convenirmi risen­tirmi del torto ricevuto, del resto però esser completamente superiore in tale cose, ed aver accettato la missione solo per un ossequio al Re, non per aver alcuna considerazione. Egli ini risponde aver io ragione e volerne parlar a De Pascale. Mi dice per l'indirizzo non montare chiunque l'abbia composto, solo convenire si badasse alla posizione delle firme. Gli rispondo aver anche io composto l'indirizzo secondo le istruzioni ricevute ma non aver alcun inte­resse ci presentasse questo o altro. E trovandomelo in sacca glie lo fo sentire e ne ricevo approvazione. Si con chiude che ne avrebbe parlato a De Pascale facendo vedere esser un suo pensiero senza punto far conoscere (s'intende) la mia con la sua intelligenza. Mi licenzio e torno a casa.
Stando dentro sento una visita, chi è? Persichetti, accompagnato da Cap­pelli e Pasquallicci. Era giunto la sera precedente ed aveva albergato alla Gran Brettagna, hotel di pochissimo conto.19) Si trattiene un poco ed esce co' medesimi compagni.
Poco dopo l'uscita di costoro viene il de Pascale. Mi dice il Re aver piacere di vederci, avrebbe voluto in giornata ma, persuaso della difficoltà di poterci riuscire, essersi contentato pel dì seguente, intanto esso esser venuto a parteci­parmi questa nuova, incaricandomi di parteciparla agli altri. Alla mia affer­mativa di passarne parola ai colleghi, aggiunge riposar sulla mia parola. Gli dico essersi data la buona occasione dell'arrivo di Persichetti, che avrebbe com­pletata la deputazione. Mi dà in fine ogni appuntamento per riunirci l'indomani e si licenzia.
Momenti dopo son di ritorno Persichetti e compagni dall'Università, ove sono stati a sentir la lezione del cavalier Aliprandi, professore di diritto. Dico loro quanto ho ricevuto da de Pascale, ed incarico Pasqualucci a trovare un legno di rimessa pel di seguente onde trovarci secondo gli appuntamenti datimi. Esco con loro e verso la sera mi ritiro. Leggo una lettera di mio fratello che trovo. Vado a pranzo ecc. Mi ritiro sul tardi con Persichetti che viene ad abitare con me.
18) Il Tenerani andava soprattutto famoso all'epoca per le statue colossali di santi e sovrani, e per il monumento funebre di Pio VII in S. Pietro. I funerali si svolsero ai SS. Vincenzo ed Anastasio a Trevi.
tt) Una trattoria e della Gran Bretagna ai trovava in Piazza di Campo di Fiori, 24 ed una locanda a delle Isole Britanniche ero ubicata in piazza del Popolo, 18.