Rassegna storica del Risorgimento

AQUILA (L') STORIA 1869; RIVERA GIUSEPPE; ROMA STORIA 1869
anno <1983>   pagina <25>
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G. Rivera e i borbonici aquilani 25
teca arricchita di recente con gli innumerevoli albume di BOttoscrìzioni inviati al Papa da tutte le città del mondo nel cinquantesimo anniversario della cele­brazione dell'incruento sacrifìcio, tutti riccamente abbelliti di sontuosi ricami. Vediamo le sale ed i gabinetti artistici, i sorprendenti capolavori di pittura nella Pinacoteca ecc. ecc. Osservate di volo tali cose, andiamo a pranzo, ed alle 5 p. m. al Cardinal Monaco Lavalletta. La sera alle 11 3/4 mi ritiro.
Il giorno seguente 23 attendo il canonico De Silvestri di Vittorito che, favoritomi il dì precedente e non avendomi trovato, mi avea lasciato scritto sarebbe tornato l'indomani. 24> Per mostrarmi grato alla sua cortesia mi conviene aspettarlo e per conseguenza esco dopo averlo ricevuto alle 10 a. m. Vado al Ba­rone A.C. e, sebben persuaso di non trovarlo, pure, per dovergli parlare di cose di qualche rilievo, tento di trovarlo, ma invano. Mi ritiro e, dopo aver fatto il dejeuné, esco con Persichetti, con lui vado al Campidoglio a vedere il museo, la pinacoteca ecc. ecc. Indi andiamo a vedere gli scavi degli Orti Farnesiani. E nel ritorno per andare a pranzo, passando per via delle Convertite, vediamo sopra una casa la scritta che indica esser pronta a locarsi. Il Persichetti, che con poco piacere dimorava alla casa abitata (da me) e perché credevane caro il pigione e più ancora per aver ricevuto una brusca risposta da un calzolaio che era al portone, si risolve di entrare per vedere se questa casa disponibile fosse adatta per noi. La trova tale e concertò per andarla ad abitare il giorno seguente. Indi andiamo a pranzo.
La mattina del di 24 esco alle 6 e vado al Barone A.C. Gli parlo del­l'udienza avuta dal Re e dell'invito ricevuto pel Battesimo, non ostante il giuro preteso dal de Pascale! E di tutto egli era appieno stato informato dal Re me­desimo. Mi dice aver parlato a de Pascale dell'indirizzo e della disposizione delle firme, ed averne ricevuto in risposta non essersi nulla stabilito al riguardo. E che alla sua proposta del dover esser preferita la mia firma il de Pascale die segni di approvazione. Quindi mi disse fossi stato tranquillo su ciò e non me ne fossi dato più pensiero. Quanto agli altri sarebbe stato il primo dopo me Cap­pelli, poscia Pasqnalucci ed in fine Persichetti come il più giovine di età. Mi dice inoltre avermi drizzato un biglietto a domicilio per un appuntamento, carta che io non avea ancora ricevuto ecc. ecc.
Uscito dal Barone A.C. mi ritiro in casa per scriver lettera ad Aquila. Qui ricevo il foglio del Barone concepito in questi termini Gentile Amico, domani 24 verso le ore 111/ a. m. vi attenderò in casa di Monsignor Rossi, * via Bocca di Leone n. 78 ultimo piano a destra, palazzo Torlonia. Abbiatemi sempre pel vostro affino . Disbrigata quindi ogni cosa alle 11 precise mi trovo in casa di Monsignor Rossi, quivi però non trovo il Barone e lo stesso Monsignore si meraviglia come sia mancato all'appuntamento. Non si può quindi trattar l'affare concertato ed essendo l'indomani il natale di Gesù Bambino si rimette al poidomani giorno 26.
Mi ritiro ed incomincio col Persichetti a preparare il bagaglio per cambiare abitazione. Si va piano prima del solito per questa circostanza, e poscia tornati
WBerardino De Silvestri, canonico valvense, si sarebbe TOSO noto hi seguito, tra il 1877 ed fl 1885, per i numerosi volumi dei Diaconi sopra la cantica interpretata preci­puamente in ordine a Maria SS., nonché per YEame apologetico su la vita e passione di S. Pelino Martire, edito sempre dal Con tracci di Prato nel 1886, e per le Considerazioni storico-morali sopra S. Ippolito milita, che sono del 1884.
25) Si tratta senza dubbio di monsignor Rossi Vaccàia arcivescovo di Colossi, perso­naggio assai in vista nell'ufficialità pontificia*