Rassegna storica del Risorgimento

AQUILA (L') STORIA 1869; RIVERA GIUSEPPE; ROMA STORIA 1869
anno <1983>   pagina <36>
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Raffaele Colapietra
che non ballava, spendeva il tempo a complimentare i Reali Principi. Di questi il buono Granduca di Toscana, col Toson d'Oro che pendevagli dal curvo collo, girava, soffiando, per la sala quasi come annoiato del trattenimento: era forse la reminiscenza di gravi sofferenze che travagliava l'animo di questo virtuoso sovrano. Sua moglie la Granduchessa era servita di braccio dal giovine contino di Trapani, per cattiva struttura fisica e per avanzata cecità inabile a diverti­mento danzante.
Così andava il divertimento, quando all'una a.m. il lasciai, uscendomene con de Pascale e Persichetti dopo aver preso congedo da' Principi riceventi, e riportandomi in casa. Così cadeva l'anno 1869 cedendo il luogo al seguente, e con Panno si può dire che completamente era terminato il mio impegno con la Real Corte.
Capo 4 - Ritorno
Benché tutto espletato, in qualunque modo fosse riuscito, mi trattenni altri pochi giorni a Roma pel disimpegno di qualche mio privato affare del tutto estraneo a quanto ho impreso a narrare; è perciò che andrò di volo a darne ragguaglio, meno a qualche circostanza che con questo avesse relazione.
Il 1 gennaio del nuovo anno 1870, dopo aver ascoltato messa a S. Silvestro e fatto il dejeuné, mi trovo con Persichetti verso le ore meridiane nelle vici* nanze di S. Eustachio. Qui incontriamo Pasqualucci il quale avanzatosi presso di noi ci dice:
Ieri vi perdeste una bella occasione, se ci fossimo veduti avremmo po­tuto concertare il modo per andare al ricevimento che die il conte di Trapani: questa mane me ne ha parlato il signor Antonio Rodino * Hai ragione, rispondo io, peccato che non ci vedemmo, che avremmo potuto godere di questo divertimento .
Questa risposta gli troncò ogni motto giacché suppongo che ebbe saputo da Rodino che noi eravamo stati a quella serata e per scovrire come era andato il fatto (poiché egli non fu invitato) voleva entrare in discorso con quella finzione.
Dopo la passeggiata al Pincio sono a pranzo, la sera alle 9 mi riporto in casa.
Il giorno seguente 2 gennaio esco di casa alle 7 1/4 e vado al misterioso Barone A.C. Alle 8 son già fuori e, dopo qualche altra visita, ascolto messa a S. Silvestro. Quindi mi ritiro ed alle 11 esco di nuovo con Persichetti e vado a De Pascale col quale moviamo verso l'abitazione del Conte di Trapani per fargli visita di ringraziamento. Avendo trovato impedito questo principe rimaniamo alquanto a passeggiare fuori la sua abitazione e torniamo a visitarlo verso l'una pan. Alle 2 sono in casa, poscia esco un poco a passeggio ed alle 4 circa vado a pranzo. Dopo aver disbrigato qualche affare vado a trattenermi alquanto al caffè Valle e verso le 9 mi riporto in casa.
Nel giorno 3 esco alle ore 10 a.m. e, dopo esser stato a salutare il Duca di Regina, fo colazione, vado al Vaticano, veggo la biblioteca, indi passeggiando a Trastevere torno per S. Bartolomeo all'Isola ove veggo il nuovo monumentino eretto a memoria del Concilio Vaticano. "8) Alle 4 pranzo, indi vado a pren-
9 II monumentino eretto a forma di guglia a 4 facce con figure di santi entro nicchie, opera dello scultore Ignazio Iacobetti (1819-1888) reca la seguente iscrizione: