Rassegna storica del Risorgimento

AQUILA (L') STORIA 1869; RIVERA GIUSEPPE; ROMA STORIA 1869
anno <1983>   pagina <39>
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G. Rivera e i borbonici aquilani 39
la ragione e nel dì 29 dicembre, mentre eravamo in cocchio per andare a Palazzo, ne riparlò, e siccome Pasqualucci era sceso nelle vicinanze della sua casa, aggiunge pure il de Pascale non volerla fare avere a questi (volendo di­mostrare che si ottenesse per sua mediazione) essendogli piuttosto di danno, riflettendo al rigalo di lire 10 da dover fare ai servi di Corte. Altra volta disse esser facilmente la prima classe e voltosi a me: Ci ho fatto mettere anche vostro fratello . Anche il Barone A.C. me ne avea parlato ed aveva aggiunto ancora aver fatto estendere la concessione a mio fratello. Ma io suppongo che ciò non fu merito di nessuno de* due, poiché il Re stesso glie lo avea diretta­mente promesso nel 1868 quando assieme a Giovanni Pica Alfieri fu a recare omaggio agli sposi Conte di Girgenti con Isabella Maria infanta di Spagna e Conte di Caserta con Maria Antonia del Conte di Trapani. Da mia parte cre­detti giusto, nel ringraziare il de Pascale perchè s'era ricordato di mio fratello, rammentargli ancora il Pica Alfieri, ma egli rispose aver questi chiesto di entrare alle Guardie del Corpo ed averlo ottenuto, per conseguenza non esser bisogno altro, e poi in fine se l'avesse chiesto sarebbe stato subito contentato. Ma a ciò avrei potuto rispondere essere il Pica Alfieri entrato nelle Guardie del Corpo prima d'aver fatto parte della deputazione a' Reali Sposi e per conseguenza la promessa della decorazione esser venuta dopo, ma non mi parve opportuno, vedendo il Pica Alfieri esser, siccome il Pasqualucci, poco in grazia al de Pascale.
H Persiehetti entusiasmatissimo per tale decorazione attendea con impa­zienza il documento, più volte ne fé motto al de Pascale e si ebbe in risposta che una indisposizione del Marchese Ulloa presidente del Consiglio de' ministri era la causa del ritardo.55) Tal ritardo pati che durante la nostra permanenza a Roma nulla si ebbe; poscia furono spediti ad Aquila tre uffici di partecipa­zioni, uno a mio fratello manifestandogli la concessione della croce di prima classe e due a Persiehetti e me per quella di seconda classe.
Così cadde la ostentata influenza di de Pascale il qua! volendo farci credere che si ottenea per lui ne avea fatto sperare la prima classe. Non per tanto mi tenni pago dell'attestato di sovrana benevolenza, nella persuasione che tanto la prima classe che la seconda, per la prostituzione in cui sono state gittate dopo la caduta del trono di Napoli, poco vagliano ad onorificare un uomo. Povero me se mi aspettassi illustrazione da questo meschino nastro!
54) ia deputazione è certamente quella sopra ricordata che aveva profittato del­l'andata a Roma per felicitarsi anche dell'esaltazione alla porpora del Monaco La Valletta. Quanto a Giovanni, o più propriamente Giambattista Pica Alfieri, egli era nato nell'ot­tobre 1844 da Ignazio e da Almerinda Caoeianini, ed avrebbe sposato nel febbraio 1876 Maria Concetta Cappa, senza prendere parte attiva alla vita pubblica.
38) Si riferisce naturalmente a Pietro Cala TJUoa duca di Lauria, marchese di Favaio e RotondeOa, titolo col quale veniva comunemente designato.