Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI PRIVATI; LOMBARDINI (FAMIGLIA) ARCHIVIO; SEZZE STORIA S
anno <1983>   pagina <51>
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L'archìvio Bombardini a Sezze
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inviato a Sezze proprio in quel periodo per sedare una rivolta antifrancese ali­mentata dai sanfedisti.31
Francesco Lombardini fu invece notaio a Sezze dal 1838 alla morte. Parte­cipò attivamente alla vita politica locale. Nel 1842 fu nominato tenente della truppa ausiliaria di riserva e successivamente, nella Guardia Civica, raggiunse il grado di capitano aiutante maggiore del Battaglione del Circondario di Vel-letri. Nel biennio 1848-49 fu Gonfaloniere a Sezze. All'arrivo degli Spagnoli nel giugno del '49 fu arrestato e tradotto nelle carceri di Terracina. Liberato, si dedicò esclusivamente alla professione, tornando ad interessarsi di politica solo negli ultimi anni della sua vita, per caldeggiare la costruzione di un acquedotto che portasse l'acqua nel paese.
Filippo Lombardini infine, è di gran lunga il personaggio più importante della famiglia. Si può dire che era ancora un adolescente quando abbracciò le idee liberali. Agli inizi degli anni '60, laureatosi in legge a Roma, si dedicò, a fianco del padre, alla professione di notaio. Non ricoprì alcuna carica pub­blica nel Governo Pontificio da cui era guardato con diffidenza. Dopo il '70 divenne protagonista della vita politica e culturale a Sezze. In qualità di ispet­tore scolastico sostenne l'attuazione della legge Coppino, riorganizzò l'archivio comunale, diresse i lavori del primo censimento nel Comune, lasciandoci una relazione interessante, ebbe dal Ministro della Pubblica Istruzione l'incarico di sovrintendente ai beni archeologici. Instaurò rapporti con alcuni storici del tempo tra cui il Mommsen che, nel 1875, si recò a Sezze per raccogliere testi­monianze sulla città nel periodo romano e fu suo ospite.4' Proprio su segnala­zione del grande storico tedesco il Lombardini fu nominato membro dell'Istituto Archeologico Germanico di Roma e di altre accademie italiane. Nel 1876 scrisse una Istoria di Sezze, nella quale, mettendo a frutto le sue profonde conoscenze archivistiche, offrì per la prima volta ai suoi concittadini una immagine orga­nica del loro passato, dalla preistoria al 1800. Il grande amore che nutrì sempre per la sua terra lo portò ad interessarsi di personaggi setini famosi quali il poeta latino Valerio Fiacco e lo scultore del XV secolo Paolo Taccone, detto Romano.6) Ha lasciato anche alcuni inediti sui quali torneremo in seguito.
Al terzo dunque dei tre Lombardini si deve la vera e propria creazione dell'Archivio, la ricerca minuziosa e la raccolta sistematica di fonti, documenti, libri e materiale vario relativi alla storia della famiglia e, più in generale, della città di Sezze. Tale archivio restò in perfetto ordine fino al 1944, quando, per preservarlo da possibili malintenzionati, fu trasportato nella chiesa di S. Rocco, posta al centro del paese.
Purtroppo, come spesso accade, per evitare un pericolo, si cade in un male peggiore. La chiesa fu bombardata e rasa al suolo dalle forze alleate. Quanto
>. jv LOMBARDINI, Della istoria di Sezze, Vellelvi, Tipografia Lizzici, 1909, p. 71. 43 Lettera di T. Mornnucn a F. Lombardini del 18-6-1876. È Tunica lettera conser­vata nell'archivio, di una corrispondenza che dovette essere ben più consìstente. A.L.
5) Dell'opera esistono due edizioni: la prima stampata a Veli eli-i nel 1876 dalla tipo­grafìa Sartori e Strecca, la seconda, ampliata dall'autore e pubblicata postuma, nei 1909. Per ulteriori approfondimenti sulla storia di Sezze si leggano: LUIGI ZACCHEO - FLAVIA PASQUALI Sezze dalla preistoria all'ala romana, a cura deU'Amministrazioue Comunale, Sezze, Tip. Angele!ti, 1972; LUIGI ZACCHEO, Sezze elle scompare, a cura dell'Amministra­zione Comunale, Roma, Tecnolitograf, 1974.
6) F. LOMBARDINI, C, Valerio Flocco e gli Argonauti, Frosinone, Tip. Henna e Stracca, 1881; F. LOMBABOOTI, Paolo Taccone scultore del XV secolo, Sezze, Tip. Meloni, 1889.