Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI PRIVATI; LOMBARDINI (FAMIGLIA) ARCHIVIO; SEZZE STORIA S
anno <1983>   pagina <52>
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Fausto Orsini
si potè salvare delle carte fu raccolto e ricollocato in modo approssimativo nella sede d'origine. H successivo trasferimento da Sezze e quindi l'abbandono della casa da parte dei proprietari, il tempo e gli animali nocivi hanno prodotto ulte­riori danni, finché non è sopraggiunta la ricordata divisione. Pur così mutilato, questo archivio conserva uno specifico interesse che molto spesso trascende il ristretto ambito locale.
A parte i documenti strettamente personali (diplomi, attestati, onorificenze etc....) che nella nuova sistemazione sono stati inseriti in fascicoli intestati al personaggio cui si riferiscono, il restante materiale può essere raccolto sotto alcuni grandi temi: avvenimenti politici, cultura e scuola, agricoltura, vita religiosa. Fanno parte a sé il materiale di interesse archeologico relativo al ter­ritorio di Sezze e parte della pianura pontina (comunicazioni ufficiali del Sovrin­tendente Lombardini al Ministero, circolari ministeriali, schizzi di monumenti, minute di lettere, rapporti con l'Istituto Archeologico Germanico e con il diret­tore del tempo Henzen),7* un epistolario ricco di circa 200 lettere di corrispon­denti vari anche se in prevalenza di parenti ed amici, che copre quasi tutto l'arco dell'800, diversi numeri di giornali locali e ritagli di quotidiani a tiratura più ampia, manifesti e volantini elettorali quasi sempre di carattere locale (vanno dal 1874 al 1913), una nutrita raccolta di poesie inedite, alcune in italiano, altre in dialetto setino (sono almeno cento). Quasi sempre sono componimenti d'oc­casione (battesimi, nozze, morti, avvenimenti vari): spesso in maniera satirica o ferocemente polemica esprimono l'opinione di cittadini anonimi su fatti e per­sonaggi di Sezze. In questo senso, se opportunamente decifrate, offrono squarci interessanti sulla vita della città. E ancora, opuscoli di argomento diverso, un discreto numero di motti propri, leggi e circolari papali o del Regno d'Italia che costituivano, per così dire, i ferri del mestiere dei Lombardini. Infine una grande quantità di atti notarili, che rivestono anch'essi notevole importanza per la storia locale e, ovviamente, i ricordati inediti. Per ciascuno di questi argo­menti una scheda riassuntiva fornisce un quadro dell'esistente per consentire una facile consultazione.
Da tutto questo materiale è possibile ricavare sufficienti elementi per trac­ciare uno * spaccato * della vita di Sezze nel XIX secolo.
All'inizio dell'800 Sezze è una cittadina relativamente tranquilla del Basso Stato Pontificio; conta poco meno di 6.000 abitanti, numero destinato peraltro a rapida crescita anche per l'arrivo nelle campagne di una consistente ondata di immigrati dalle regioni limitrofe. Alla metà del secolo essi saranno circa 2.000 e rappresenteranno oltre un quarto dell'intera popolazione.8)
L'attività principale è l'agricoltura, praticata soprattutto in quello che allora i setini chiamavano ' campo inferiore ', la pianura pontina, dove la re­cente bonifica di Pio VI ha recuperato terreni da secoli abbandonati. Appare in aumento la superficie delle terre coltivate a cereali e di conseguenza la prò-
7> Parte di questo materiale b stato pubblicato in Notizie degli scavi, 1877, 1880, 1884; e in C.I.L. X. SETI A. Le schede in cui si parla dei Lombardini sono le seguenti: 6461, 6462, 6464, 6466, 6468, 6469, 6471, 6474, 6475, 6476, 6477, 6478, 6479.
*> Per l'andamento demografico e l'Insediamento nella campagna le fonti presenti nell'archivio sono 2 volumi del catasto di Pio VI relativi al territorio di Sezze; il Notiziario della Provincia di Velletri per l'anno 1854, Velletri, Tip. Sartori, 1854; la relazione di F. Lombardini al censimento del 1871; l'elenco degli onfitcuii delle famiglie nobili di Sezze. Al*