Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI PRIVATI; LOMBARDINI (FAMIGLIA) ARCHIVIO; SEZZE STORIA S
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1983
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Fausto Orsini
si attingesse per il finanziamento dell'acquedotto di Sezze. ancora, nel 1886 il commissario regio Tenchini riuscì a varare le scuole, pur in presenza di un patrimonio dissestato dopo circa mezzo secolo di gestione caotica.
In realtà la decisione del Cappellari nasconde ben altri motivi. Nella assenza di precisi ed omogenei indirizzi in materia di istruzione secondaria (la bolla Quod divina sapientia è del 1824, ma affronta solo il riordinamento delle scuole elementari e dell'Università) il potere ecclesiastico teme il diffondersi nelle scuole pubbliche delle idee liberali.17) Il miglior partito è dunque quello di evitarne l'istituzione. poco importa se in questo modo non si rispettano i voleri dei benefattori.
Quanto al problema degli scolari indigenti, che secondo il testamento avrebbero dovuto frequentare gratuitamente le istituende scuole, lo si risolve in maniera molto semplice: i ragazzi, in numero di 24, vengono aggregati al seminario di Sezze, al monastero di S. Chiara e addirittura all'Istituto 'Tata Giovanni ' di Roma, a spese del lascito Pacifici-De Magistris. Si provvede anche ad allontanare da Sezze l'avvocato Battaglia, con la promessa di un analogo incarico a Roma, promessa che non fu mai mantenuta se ancora nel 1849 lo stesso avvocato scriverà al Governo repubblicano per essere reintegrato nelle sue funzioni dalle quali era stato estromesso nel 1827.18)
Nel clima di entusiasmo del '48-49 si tenta di ricondurre il lascito Pacifici-De Magistris alla sua naturale destinazione. Si acquistano, fra l'altro, diversi apparecchi scientifici con cui viene attrezzato un discreto laboratorio. La caduta della Repubblica pone fine al tentativo, ma almeno l'investimento si rivela produttivo. Il laboratorio costituisce un valido ausilio didattico per gli studenti del Seminario.
Purtroppo, nella primavera del 1854 il papa Pio IX, avuto cognizione del nostro gabinetto, ebbe vaghezza di prenderlo per il Seminario Piano che aveva di nuovo fondato. I nostri non seppero opporsi ai Santissimi desideri e un tale abate Paolini venne a farne spoglio . La città fu così privata dell'unica cosa buona che possedesse .w*
Il clima spirituale a Sezze in quegli anni non doveva essere molto stimolante. Se in chiesa si pregava per la salute del papa-re, nel Seminario si insegnava che l'uomo può raggiungere la verità solo inchinandosi alla Provvidenza divina e a quelli che tradizionalmente sono i suoi strumenti terreni: Chiesa e Stato. Insomma De Maistre regnava sovrano. In queste condizioni si arriva al XX settembre.
Con la riunione di Sezze al Regno d'Italia, i cittadini reclamano l'attuazione integrale del testamento Pacifici-De Magistris. Ma il compito non risulta di facile soluzione a 50 anni di distanza. Si procede allo scioglimento della commissione esecutiva e alla nomina di un commissario regio con l'incarico di mettere ordine al bilancio e porre in essere la volontà dei testatori.
Stretti tra le pressioni della cittadinanza e le esigenze di una amministrazione statale fortemente centralizzata e lenta nelle decisioni, gli amministra-
17) Sulla scuola nello Stato Pontificio si possono consultare: EMILIA FORM IGG INI SANTAMARIA, L'istruzione popolare nello Stato Pontificio, Modena, 1909; ALBERTO BUSI-NELLI, Le scuole private nello Stato Pontificio, in Annali della Pubblica Istruzione, 1957, pp. 279-287.
18) Lettera di F. Battaglia al Cittadino Ministro dell'Istruzione pubblica, senza data. La risposta, interlocutoria, del Ministero è del 19-2-1849, prot Generale n. 686. A.L.
J9> F. LOMBARI)mi, Memorie, cit, p. 10. A.L.