Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI PRIVATI; LOMBARDINI (FAMIGLIA) ARCHIVIO; SEZZE STORIA S
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1983
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Fausto Orsini
Nella seconda metà del secolo, ma soprattutto dopo il 1870, aumentano gli affitti a corpo e diminuisce il numero dei coloni Si inizia un più razionale sfruttamento della pianura con la timida introduzione delle prime macchine, ma cresce nel contempo lo sfruttamento dei braccianti. I contratti di lavoro sono pesanti. Di regola si chiedono ad un lavoratore dalle 10 alle 16 ore giornaliere di attività, a seconda della stagione. La situazione è ben espressa anche da un detto popolare ancora conosciuto tra i contadini anziani di Suso: Sono arrivati i tre ladri assassini / Ferri, Giansanti e Piacentini.31*
Di particolare rilievo è il fatto che i contratti stagionali si ripetano più o meno identici fino alla prima guerra mondiale, segno evidente che le idee socialiste, che pure si erano diffuse rapidamente tra i braccianti, non riescono a scalfire vecchi rapporti di forza consolidati. Paradossalmente, nella pianura pontina, sarà invece la guerra a creare in modo drammatico i presupposti per un reale cambiamento delle condizioni di lavoro.
Diversa è invece la situazione nella collina di Sezze che comprende la vasta conca di Suso, con terreni relativamente fertili. Al contrario di quanto avviene in pianura, qui si assiste alla polverizzazione della grande e media proprietà in conseguenza dell'ondata migratoria cui si è fatto cenno. Alla fine del '700 il catasto di Pio VI registra a Suso, ancora quasi disabitata, consistenti latifondi (la sola famiglia Pacifici-De Magistris vi possedeva circa 180 ettari) ma nel voi-gere di pochissimi anni, le proprietà vengono in massima parte parcellizzate in fondi a volte molto limitati, che vengono dati in enfiteusi ai nuovi arrivati. Si sviluppa anche la mezzadria, ma in modo più circoscritto. Gli immigrati sono prevalentemente ex operai addetti alla bonificazione pontina che una volta sospesa ogni attività, si installano in questa zona per la salubrità dell'aria e per la vicinanza alla pianura dove trovano lavoro come braccianti, bifolchi, butteri, monelli etc....
Le condizioni poste dai proprietari per la concessione delle enfiteusi sono molto restrittive. Si afferma nell'attestato del 1734 già ricordato, preso a modello,
che nelli corpi enfiteutici ( ) nei quali siano stati portati tini, piantate
capanne, piantati arbori fruttiferi di qualsiasi sorta dalli enfiteuti, non possano questi levarsi o tagliarsi in modo alcuno sotto qualsiasi pretesto dalli suddetti enfiteuti, o farli levare o tagliare da altri, senza espressa licenza del padrone diretto .
Nonostante queste condizioni poco incoraggianti i susaroli tutti, ad eccezione di pochissimi esercenti mestieri, agricoltori laboriosi ed industri oltre-modo,32* trasformano con il loro lavoro una intera zona. Si riducono, è vero, le aree boschive ma fioriscono oliveti, frutteti e soprattutto vigneti. Nel 1871 il Lombardini parlando di questi immigrati potrà dire nella citata relazione: L'agricoltura ne risenti giovamento, il terreno da incolto che era in gran parte venne ridotto a coltura, i vigneti aumentarono e aumentano sempre più e l'importazione di vino, benché non lieve al presente, va annualmente diminuendo .
FAUSTO ORSINI
3I> Sono i nomi di tre grossi mercanti di campagna del periodo postunitario.
32) F. LOMBARDINI, Relazione sul censimento del 1871 eseguito in Sezze Valletti, Tip, Sartori e Stracca, 1872, p. 14. Dalla stessa relazione risulta che a Suso il problema dell'analfabetismo era drammatico. Su 2336 abitanti, solo 3 sapevano leggere e scrìvere!