Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI PRIVATI; LOMBARDINI (FAMIGLIA) ARCHIVIO; SEZZE STORIA S
anno
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1983
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pagina
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61
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LIBRI E PERIODICI
UNIVERSITÀ DEGÙ STUDI DI PARMA. Studi e ricerche della Facoltà di Economia e commercio. Numero speciale Omaggio a Ildebrando Imberciadori. Studi di storia dell'agricoltura (secolo XIII-XIX); Bologna, Patron, 1981, in 8, pp. 247. L. 9.000.
Bue pregi caratterizzano il presente volume ohe pubblica da un lato un'importante silloge di studi stranieri e dall'altro cenni bio-bibliografici ed una cordiale valutazione dell'attività di storico dell'Imberciadori. Per quanto larga parte dell'opera riguardi fatti e problemi di storia economica dall'età medievale al '700, alcuni saggi (più di altri, pur tuttavia assai utili sul piano della ricerca storica) offrono un contributo cospicuo circa la conoscenza di metodi, modelli, forme di lettura dei documenti ecc. oltremodo interessanti se applicati anche ad altri periodi storici. Lo studio del movimento dei prezzi a lungo termine, delle congiunture e delle ce crisi agrarie, la ricognizione di strutture economiche, di rendite feudali, di proprietà terriere (in Bulgaria, Ungheria o Polonia), l'analisi della produzione agricola in Svizzera o nei Paesi Bassi aprono veramente la via ad una tematica di ricerca assai articolata e ricca di prospettive; il che avviene con metodi differenti (quantitativo, seriale, studio di catasti, fonti letterarie ecc.) che, privilegiando alcune fonti rispetto ad altre, studiano qualche aspetto particolare dell'economia, ad es. in Bulgaria, i problemi della servitù della gleba in Boemia, la consistenza dei patrimoni fondiari delle famiglie toscane (ad es. dei Medici nel '400), il nesso infine tra storia economica e realtà politico-sociale in varie parti dell'Europa occidentale ed orientale. L'unico saggio specificamente rivolto all'Ottocento riguarda la coltivazione del cotone nel Sud degli Stati Uniti prima della guerra di secessione.
Ma, venendo al secondo aspetto del volume, è da dire che se la presentazione, scritta da colleghi ed amici, testimonia il magistero scientifico e la calda umanità dell'Imbercìadori, l'elenco delle sue pubblicazioni più importanti (una sessantina di titoli dal 1933 al 1981) ed il suo profilo di studioso, tracciato da De Maddalena, giustificano a pieno questo atto di omaggio e di riconoscimento offerto dalla Facoltà di Economia e Commercio, dove l'Imberciadori ebbe ad insegnare per molti anni. Occupandosi di storia dell'agricoltura in anni in cui l'interesse degli storici era rivolto piuttosto verso prezzi e mercati, monete, commercio, banche ecc., l'Lnberciadori non ha dato ai suoi studi un'impronta esclusivamente tecnica, ma ha sempre insistito sul rapporto terra-uomo, per coi la storia agraria è intesa come storia giuridica, storia pedologica, agronomica, economica, strumentale. Di più, come storia della cultura, e non solo della cultura specifica, peculiare, tecnica (p. 17); intendendo così il rapporto uomo-terra come un rapporto personale, lo scrivere di storia agraria diventa Io scrivere la storia della persona secondo una concezione, un sentimento e una pratica di vita integrale. Se la sua pratica di storico si esercita soprattutto sul mondo agricolo toscano, sul problema della mezzadria, su personaggi e situazioni del mondo agricolo italiano dal medioevo all'800, a tutto, o quasi tutto, il concreto e Io spirituale ritroviamo nel mondo rurale ch'egli riedifica: la zappa e l'aratro, il bove e l'agnello, il grano e l'ulivo, l'aia e il frantoio, la casa, la chiesa, Io spedale e la scuola. E ritroviamo l'uomo, in tutte le suo variegate espressioni, nelle sue idee buone e cattive, nei suoi sentimenti nobili e malvagi, nelle sue azioni sagge e insane, nei suoi giorni felici e tristi (*). E sa tutto, su tutti, aleggia il fato ohe, per Ildebrando credente, diviene Provvidenza (p. 22).
RENATO GIUSTI