Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI PRIVATI; LOMBARDINI (FAMIGLIA) ARCHIVIO; SEZZE STORIA S
anno <1983>   pagina <69>
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Libri e periodici
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tenze anche polìtiche che lo mettessero in grado di tenere sotto controllo le autonomie lo­cali, in uno sforzo, dovuto soprattutto a Rattazzi e alle sue leggi del 1859, di conciliare e correggere i caratteri dispotici presenti nell'archetipo francese con lo spirito liberale di chi si apprestava a costruire il nuovo Stato.
Casula riprende la stessa tematica e la sviluppa con efficacia attraverso Tesarne dei mutamenti normativi sopravvenuti in epoca fascista e quindi repubblicana fino a giun­gere alla soglia di quell'ordinamento regionale che per tanti versi sembra mettere in crisi la filosofìa prefettìzia. La conclusione di Casula è, però, e nonostante le premesse, un giudizio e necessariamente neutro giacché l'esistenza dell'isti tu to di per sé non è ne un bene né un male e, dal momento che ogni Stato moderno si avvale di una qualche burocrazia professionale politicizzata , lo studioso pone il centro del problema nella utilizzazione di siffatta burocrazia in mansioni congeniali alla sua qualificazione (pp. 184-185).
Da ricordare, infine, la pertinente e ricca appendice documentaria con cui si chiude il volume di Porro.
GIUSEPPE MONSAGRATI
Stefano Andrea Renier naturalista e riformatore, a cura del Comitato Renier; Chioggia, Centro grafico editoriale, 1981, in 8, pp. 168. L. 8.000.
Nell'ambito della storia delle discipline scientifiche e di storia locale si colloca anche il presente volumetto che raccoglie molteplici contributi sulla figura e l'opera del naturalista chioggiotto Stefano Andrea Renier (1759-1830); su due aspetti della sua vita vai la pena di fermare l'attenzione: come professore di storia naturale presso l'università di Padova dal 1806 al 1829, ordinatore di collezioni scientifiche, scrittore di opere di divulgazione, come riformatore e, ad es., partecipe, in Chioggia e Venezia, della vita poli­tica nella municipalità. Del volumetto, distinto nettamente in due parti e corredato da una nota biografica e dall'elenco di manoscritti e opere edite di e su Renier, per l'età del Risorgimento interessano in particolare i contributi di Franzin, Tiozzo, De Antonio, Fon­tana ecc. che si soffermano sulla personalità del Renier o sulla situazione politico-sociale e culturale della città di Chioggia e del suo territorio. Ad altri naturalisti e studiosi sono dedicati alcuni saggi del volume.
RENATO GIUSTI
COMMISSIONE NAZIONALE PER LA PUBBLICAZIONE DEI CARTEGGI DEL CONTE DI CAVOUR. CAMILLO CAVOUB, Epistolario, voi. VI: (1849), a cura di CARLO PISCHEDDA: Firenze, Leo S. Olschki Editore, 1982, in 8, pp. 391. S.p.
Anche questo sesto volume dell'epistolario cavouriano, come i due che lo precedono, copre l'arco di tempo di un solo anno. Dato puramente quantitativo, ma che sta tuttavia a indicare ancora una volta la grande importanza dell'opera, che offre finalmente un'edizione completa, nei limili attuali del possibile, della corrispondenza di Cavour. Si tratta, in mag­gioranza, di lettere finora inedite, oppure edite solo parzialmente, e talora con qualche inesattezza: ciò vale sia per le lettere di Cavour stesso, che per quelle dei suoi corrispon­denti. Le fonti di gran lunga principali rimangono l'Archivio di Santena e il fondo Cavour conservato presso l'Archivio di Stato di Torino; abbastanza numerose sono tuttavia le lettere provenienti da fonti archivistiche diverse.
Il 1849 fa per il Piemonte un anno denso di drammatici avvenimenti politici, i quali si rispecchiano però non senza lacune nella corrispondenza cavouriana qui pubblicata. Buona parte di questa, si riferisce all'attività finanziaria e agricolo-impronditoriale di Cavour, sempre intensissima anche in questo periodo politicamente così cruciale. È anche vero, peraltro, che in non pochi casi l'attività affaristica privata di Cavour era strettamente