Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI PRIVATI; LOMBARDINI (FAMIGLIA) ARCHIVIO; SEZZE STORIA S
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1983
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Libri e periodici
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libro ai apre il 1 maggio 1861, il giorno della solenne inaugurazione del nuovo Reicìisrat costituzionale, e si chiude il 2 novembre dello stesso anno, quando sciolta la dieta ungherese è ormai imminente l'emanazione del Provisorium per l'Ungheria, con il conseguente ritorno all'assolutismo al di là della Leitha, dove anche Croazia e Transil-vania sono investite dalla crisi costituzionale.
Dato il periodo di tempo coperto da questa raccolta, il problema della costituzione e del suo funzionamento è di rilevanza eentrale sia nel materiale documentario, sia nel saggio introduttivo del curatore, che si sofferma anche sullo stato degli studi dedicati alla patente di febbraio e traccia ima vivace descrizione delle speranze suscitate nell'opinione pubblica dall'apertura del Reicìisrat,
Nei verbali del consiglio dei ministri si trovano echi frequenti della pressione esercitata dalle correnti liberali del parlamento per dare maggiore vitalità al regime costituzionale. H tema dei limiti del diritto di interpellanza e dell'obbligo o meno per il governo di rispondere alle interrogazioni parlamentari compare spesso nei protocolli. Àncora più rilevanti, perché toccano l'essenza stessa del tipo di sistema costituzionale che si voleva attuare, sono le discussioni sul problema della responsabilità ministeriale, anch'esso sollevato al Reichsrat dai liberali. Il governo, nonostante la recisa opposizione di Francesco Giuseppe all'introduzione di questo principio, non ritiene di potere condividere sino in fondo l'intransigenza del sovrano, e in una seduta dell'ultima decade di giugno afferma l'opportunità di dare un certo seguito alle richieste parlamentari, con un atteggiamento che è confermato anche dalla disponibilità a riconoscere il diritto di interpellanza in materia di politica estera e militare.
La lotta del parlamento per una interpretazione estensiva della patente di febbraio e per l'accrescimento del proprio peso decisionale è però sovrastata da un problema essenziale non solo per la vitalità del regime costituzionale, ma per la struttura e la stessa esistenza della monarchia asburgica, quello ungherese. Di notevole importanza in questo quadro, e trovano anch'esse riflessi nelle discussioni ministeriali, sono le questioni croata e transilvana, ma il motivo centrale è quello dell'atteggiamento da assumere nei confronti della dieta e della nazione magiara. Questo problema è affrontato dal governo in quattro gruppi di dense sedute, rispettivamente del maggio, giugno, agosto e ottobre 1861, sulle quali già si era soffermato Joseph Redlich nella sua grande opera Dos oster-reiefrische Staats- und Rcichsproblem, e delle quali vengono qui pubblicati non solo i verbali integrali, ma anche rescritti e manifesti elaborati dal consiglio dei ministri.
I protocolli danno un quadro completo del dialogo e dello scontro tra le autorità viennesi e la dieta magiara, con conseguenze che si ripercuotono all'interno dello stesso gabinetto, minandone la compattezza. Le sedute del luglio vedono un violento scontro tra Schmerling e il cancelliere aulico ungherese Vay, il quale ritiene immotivata l'intransigenza del ministro di Stato, dopo che la dieta di Budapest ha accettato di rivolgersi con la formula vostra maestà imperiale e reale al re legittimo, anche se non ancora incoronato, di Ungheria. Il contrasto porta alle dimissioni di Vay e del ministro senza portafoglio Szécsen, non ungherese, ma sostenitore delle tesi del federalismo conservatore. Il consiglio dei ministri può così procedere alla emanazione del rescritto imperiale dì risposta all'indirizzo ungherese. (Da p. 219 a p. 238 è possibile seguire, grazie all'accuratissima edizione di Malfar, tutto il processo di elaborazione del rescritto, dalla stesura iniziale di Vay e Szécsen sino al testo definitivo, uscito dalle varianti fatte dal nuovo cancelliere ungherese Forgach su un testo dello stesso Schmerling, che aveva apportato modifiche sostanziali al primitivo progetto dei due ministri federalisti).
Ma neppure la nomina dei leale Forge eh alla cancelleria ungherese doveva porre fine ai contrasti che dividevano il governo sulla questione magiara. Nelle riunioni dell'agosto Forgach chiede infatti, facendosi portavoce di richieste provenienti da Budapest, il semplice aggiornamento e non lo scioglimento della dieta ungherese, rimanendo così isolato all'interno del gabinetto e suscitando la violenta reazione degli altri ministri. Nella sua veemente risposta, a von der der arme Protokollist nur ein schwaches Schattcnbild wiederzugeben vermag , Schmerling sostiene che l'aggiornamento può essere una misura efficace in tempi normali, ma non di fronte alla minaccia di resistenza passiva. Il ministro della guerra DegenfeldSchonburg esprime sbalordimento all'idea che si possa anche