Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI PRIVATI; LOMBARDINI (FAMIGLIA) ARCHIVIO; SEZZE STORIA S
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1983
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Libri e periodici
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vengono indicate referenze bibliografiche, citazioni da opere a stampa o da manoscritti, fotografie ecc., si comprende l'ampiezza di una ricerca attenta e minuziosa che, mentre si presenta come una cronistoria , offre molteplici elementi e indicazioni utili ad un vero e proprio approfondimento storico sul contributo degli s irredenti . Avrei visto volentieri qualche citazione da scrìtti del Quarantotti (sul quale cfr. il saggio sxilVArchivio Veneto, 1978, pp. 89-147, con la bibliografia completa) che, in molti volumi e ad es. sul Giornale di Trieste (6 novembre 1953: Garibaldi e la Venezia Giulia), sul Piccolo (6 ottobre 1968: Saffi e l'irredentismo) si occupò di giuliani ed istriani, combattenti e no.
RENATO GIUSTI
AROLDO BENINI, Mario Cermenati e il suo tempo. Note biografiche e bibliografiche tratte dalla stampa locale; Lecco, Associazione G. Bovara , 1980, in 8, pp. 264. S.p.
AROLDO BENINI, Organizzazione operaia e movimento socialista a Lecco (1861-1925). Materiali lecchesi; Lecco, Biblioteca Civica, s.a., in 8, pp. 239. L. 5.000.
Questi due volumi di Aroldo Benini, riproponendo il ben noto tema del rapporto tra storia locale e storia nazionale, sono significativi contributi che riproducono in un ambito locale situazioni esemplari a livello più generale.
Infatti l'esame accurato delle fonti bibliografiche ci aiuta a conoscere in modo preciso non solo la figura di un protagonista della vita culturale e politica della Lecco di fine secolo scorso e dei primi decenni del '900, dello scienziato e deputato radicale Mario Cermenati, ma anche la struttura sociale di quel territorio.
Erano i tempi del post-risorgimento: da un lato il Cermenati fu la punta di diamante della sinistra democratica del Iecchese, dall'altro il combattente indomito delle ingiustizie sociali ed economiche in nome dell'umanitarismo garibaldino.
Positivista, anticlericale, patriota, il Cermenati fu naturalista, ma insieme educatore, alpinista, pubblicista ed uomo politico, che seppe movimentare con il suo entusiasmo e la sua cultura, tutto un ambiente conservatore e clericale che ben si riconosceva nella figura scialba dell'on. Gavazzi, portavoce degli interessi industriali.
Collaboratore del giornale UAdda e fondatore del Prealpino egli, continuatore ed estimatore dell'abate Stopparli, si legò in sodalizio con il fratello Ulisse collaboratore dell'Italia del popolo, con il reduce da Mentana aw. Ernesto Pozzi, l'ing. Giuseppe Ongania ed altri, stabilendo una rete di contatti con i giornali radicali dell'epoca, organizzando conferenze, dibattiti, promuovendo iniziative, in favore dei proletari che stavano subendo, ad opera dei capitalisti tessili, uno sfruttamento disumano. Per questo fini per incontrarsi con gli esponenti del socialismo come l'aw. Valzelli e Carlo Della Valle, non ancora indirizzati verso soluzioni barricadiere, senza rendersi conto delle diversità ideologiche che ben presto avrebbero separato gli esponenti della classe operaia ed i democratici borghesi.
Durante gli avvenimenti del '98, tutta la sinistra si trovò unita nel sabotare le sopraffazioni poliziesche ed il Cermenati divenne il candidato unico di questo schieramento radicale-repubblicano e socialista, per le elezioni della Camera dei deputati. Erano momenti difficili: i suoi amici Carlo Romussi direttore del Secolo e Arcangelo Cimieri erano perseguitati, il fratello Ulisse arrestato; lui stesso non venne eletto.
Intanto proseguiva la sua carriera scientifica con la nomina all'Università di Roma e tanti altri riconoscimenti; nel 1909 parve naturale che divenisse finalmente deputato, sempre nel gruppo radicale, ma non piti con l'appoggio socialista.
Anche i repubblicani divergevano ormai dalle sue posizioni, ohe si avvicinavano a otieRe giolittiane dopo la nota intesa parlamentare.