Rassegna storica del Risorgimento
ANTIGARIBALDINISMO FRANCIA 1860-1868; FRANCIA OPINIONE PUBBLICA
anno
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1983
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pagina
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150
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278 Francesca Sofia
testo costituzionale trovava riconoscimento anche il diritto di représentation, denominato ora di réquisitìon. Ampliato nei contenuti, veniva necessariamente sottoposto a procedure accuratissime in ogni sua manifestazione, sia per quanto riguarda la denuncia degli atti di illegittimità commessi dai funzionari pubblici nell'esercizio delle loro funzioni, sia per ogni richiesta di modifica da apportare alla costituzione, sia per l'interpretazione, abrogazione, riforma o proposta di legge. Assumeva quindi, come sottolinea giustamente Peter, più le forme del moderno diritto di iniziativa popolare che di redressement des griefs , come appariva nel suo impianto originario.
In questo modo, Ginevra inaugurava al suo interno tutti quegli istituti della democrazia diretta compatibili con l'estensione del suo territorio e, pur introducendo alcune disposizioni ispirate ad un evidente desiderio di differenziarsi dal regime precedente, come l'adozione di una completa mobilità nelle cariche governative ma anche questo fu un articolo parzialmente corretto con la revisione del 1796 dimostrava di aver saputo portare a termine un'opera basata su di un cauto empirismo, riuscendo ad elaborare nuove soluzioni costituzionali sulla base dei vecchi istituti.
Sancita la costituzione, fu dal Grand Club Revoluti onnair e, e per voce di uno dei suoi membri di più provata fede patriottica , che venne riassunto questo orgoglio per un'antica tradizione di democrazia, che veniva restaurata, ma non introdotta ere-novo, patrimonio peculiare della repubblica ginevrina. Per Deonna, infatti, l'opera da poco compiuta non rappresentava che il ripristino delle vecchie forme democratiche di cui Ginevra aveva da sempre goduto, e che solo temporaneamente un gruppo oligarchico era riuscito a modificare. Perché la repubblica non aveva mai conosciuto quel clero e quella nobiltà che invece esistevano in Francia prima della Rivoluzione. E se questa osservazione stava ad indicare quanto propellente ideologico contenessero i discorsi di Dumont del 1789, dimostrava anche come l'immagine di nazione a Ginevra si sostanziasse soprattutto di contenuti istituzionali. Ginevra era da sempre democratica, e non sopportava confronti con la nazione francese: Deonna esortava ad essere ci-toyens de Jean-Jacques , che certo non aveva avuto timore ad esaltare la propria origine ginevrina. Perciò se il mito di Rousseau poteva unire alla Francia nella comune esaltazione del suo pensiero politico,57) finiva poi per operare nell'individuazione di una coscienza nazionale, fondata su di una superiorità di esperienze politiche incompatibili con quelle intercorse alla nazione francese. Vediamo così elaborarsi due immagini di nazione: da una parte, i conservatori che mitizzavano la storia ed il passato nell'intento di contrapporsi alle innovazioni introdotte e di esaltare la lenta evoluzione dell'esperienza svizzera od inglese, dall'altra i patrioti , che leggevano quella stessa storia in veste democratica, e, col legittimare la rivoluzione, individuavano in contenuti politicamente avanzati la stessa immagine di nazione: entrambi però erano ideali esclusivi, e potevano appagarsi solamente nell'esaltazione della indipendenza politica
) M. PISTE, Genève et la Revolution, cit., I, p. 448. Il diritto di réquUition era affermato agli arti. CCXXII-CCXXXVII della Conttitution genevoise, oit.
S7) Grande risonanza ebbe in quello stesso 1794 il trasferimento delle ceneri del filosofo al Pantheon, che venne a sancire l'apice dei buoni rapporti franco-ginevrini (cfr. Discours de plusiaurs Genevois admis à Ut barre de la Convention Nationale de Franco, séance du 23 floréal (12 mai) et la réponae du Presidenti pronunciato da Reybaz, su cui E. RtvoiRE, Bibliographie, cit., II, p.139, n. 4527).