Rassegna storica del Risorgimento
ANTIGARIBALDINISMO FRANCIA 1860-1868; FRANCIA OPINIONE PUBBLICA
anno
<
1983
>
pagina
<
152
>
280
Francesca Sofia
Grenus, òhe fin dal '90 aveva operato per l'unione alla Francia, e che ora, per sostenere gli stessi argomenti, era costretto a rifarsi all'aggiotaggio, alle speculazioni sugli assegnati di un'aristocrazia commerciante che sfruttava giornalmente un popolo di artigiani orologiai, tutti rifugiati francesi, compreso Rousseau.6l'
Molte di queste asserzioni furono poi strumentalmente accolte dal Direttorio. La crisi economica in cui versava la Francia era un facile capo d'accusa da imputare ad un popolo che tradizionlamente era sempre stato in qualche modo coinvolto negli affari finanziari francesi. E Ginevra rivestiva una grande importanza, strategica e commerciale. Punto di comunicazione tra il dipartimento del Monte Bianco e la Cisalpina, ottimamente situata dal punto di vista orografico, Ginevra indubbiamente serviva. E così, quando il 15 aprile 1798 la repubblica venne incorporata alla Francia, non si levò una voce a proclamare l'avvenuta liberazione. Anzi, l'annessione tacitò molti dei gruppi politici che pur avevano polemizzato durante il periodo rivoluzionario, poiché tutti convinti del valore primario dell'indipendenza, del diritto d'autogovernarsi.
Ginevra, però, abbattuta ma non vinta, non abbandonò la lotta. Sconfitta sul piano politico, avrebbe continuato a credere nella superiorità della propria cultura e a cercare d'infiltrarsi con costanza nell'ideologismo rivoluzionario, ennesima reincarnazione dello spirito francese. Fin dal 1796, quando la partita con la Francia sembrava politicamente perduta, erano iniziati ad apparire i primi numeri di una rivista dedicata interamente alla traduzione delle opere inglesi. La Bibliothèque britannique non assumeva un criterio selettivo ben definito nella scelta degli autori; in questo primo periodo della sua esistenza nel 1815 cambi era titolazione e in parte redazione potremmo trovare quanto di meglio offriva la cultura britannica in economia, morale, agricoltura, botanica, letteratura, fisica, medicina, memorialistica, ma senza una scelta tra le differenti scuole che anche in Inghilterra si dividevano il campo. Ferguson, Smith, Dugalt Stewart, Bentham, Hutton, Young, Godwin trovavano allo stesso titolo accoglienza in estratti o traduzioni commentate, poiché tutti potevano essere compresi in quella categoria molto ampia costituita dal fatto di appartenere alla cultura inglese.62) Se la Bibliothèque, definita poi la plus genevoise des reveues ,tó) non poteva accogliere l'unanime consenso per i suoi referenti culturali, indubbiamente manifestava nell'impostazione un'esigenza che poteva essere di tutti i ginevrini: quella che la Francia avesse prima di tutto bisogno di
60 a. L'immortel J. Jacques Rousseau étoit un horloger, Jean-Jacques étoit fils d'un, horloger, et Jean-Jacques étoit descendant de réfugiés Francata , affermava Grenus in Coup d'odi sur Vétablissement de la Fabrique d'Horlogerie, à Besangon, fonde par les Représentants du Peuple, Bassal et Bernard, et Considérations sur des moyens répresaifs de Vagiotage et de la baisse du Change chez VEtranger, del 1 aprile 1794 (cfr. E. RIVOIRE, BibHographie, eit., II, p. 124, n. 4437). Lo scritto mirava a fondare una fabbrica d'orologeria in Francia, riprendendo i progetti di Choiseul per Versoix. Cfr. inoltre F. BARBEY, La fabrique d'horlogerie genevoise de Versailles, 1795-180J, in Indicateur d'histoire suisse, 13 (1915), pp. 175-183.
*2) Sulla rivista, sulla sua diffusione ed i suoi redattori, cfr. ora l'approfondito studio di D. M. BICKEBTON, Marc-Auguste and Charles Pictet. the Bibliothèque britannique (1796-1815), and the Dissemination of the British Literature and Sciences on the Continente 2t. in 3 vii. (Tesi di dottorato dattiloscritta), The University of Leeds, Departcment of French Language and Literature, 1978, e la corrispondente bibliografia.
63) v. ROUSSEL, Histoire littéraire de la Suùse romande, II, Genève-Bayle-Lyon-Paris, 1891, p. 376.