Rassegna storica del Risorgimento

ANTIGARIBALDINISMO FRANCIA 1860-1868; FRANCIA OPINIONE PUBBLICA
anno <1983>   pagina <155>
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Garibaldi in Giamaìca
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presenza di Italiani in Giamaica nel tempo che ci interessa, come, invece, è consentito, sia pure per un'epoca successiva, da quelle riguardanti le piccole repubbliche dell'America Centrale, nelle quali i nostri connazionali, secondo il Magliano, dai 125 del 1871 saliranno a 818 dieci anni dopo con un previsto aumento a 3240 nel 1889.3) Ma, anche nella mancanza di fonti precise, si può rettificare subito Terrore del De Maria, che il cimelio palermitano ci possa ri­condurre ai prodigi compiuti durante il primo esilio di Garibaldi nel Sud America. Su quel periodo, fondamentale per la formazione del carattere e per la rivelazione delle doti di soldato del futuro duce dei Mille, esiste una ric­chissima letteratura, accresciuta in questi ultimi anni dai pregevoli studi di Sal­vatore Candido, uno tra i maggiori conoscitori di quelle vicende, ma nulla ne risulta che comprovi un soggiorno o una semplice visita di lui in quel mare dei Caraibi, meglio noto ai giovani d'altri tempi, per i romanzi di Emilio Sal­gari, non ancora divenuto Salgari, come mare dei Caribi.4)
Ma non è questa la sola inesattezza del benemerito De Maria. L'attuale direttore del ricordato Museo del Risorgimento (del quale ha provveduto a un radicale riordinamento e alla Guida), l'antico e carissimo discepolo Francesco Brancato, mi ha cortesemente fornito interessanti informazioni di prima mano, a cominciare da una più precisa descrizione del cimelio. Che non fu donato, come afferma il De Maria, al Museo per tramite di Francesco Crispi ma de­positato presso la Società siciliana di storia patria, nei cui locali si trova il Museo stesso, dalla principessa di Linguaglossa, figlia dello statista.
Il piccolo monumento consiste in una colonnina d'argento, poggiata su un blocco retto da quattro coccodrilli, che sostiene una statuetta di Garibaldi in atto di sguainare la spada, tra un cannone, palle per lo stesso e una svento­lante bandiera con stemma sabaudo. Anche se molto ossidato, il cimelio, che verrà posto al centro del maggiore salone del Museo, è in buone condizioni.
3) Ved. Interessi italiani nell'America Centrale. Estratti di rapporti diretti al R. Mi­nistero degli Affari Esteri dal cav. Roberto Magliano, R. Ministro residente presso le Repubbliche Centro-americane, Roma Tip. delle Mantellate, 1889, passim. Sono anche da tenere presenti Viaggio al Nicaragua e al Costarica. Rapporti del cav. Anfora dei duchi di Incignano, R. Console generale incaricato di affari (maggio 1868), in Bollettino Consolare, voi. IV, agosto 1868, pp. 1119-1139; Emigrazione, commercio e navigazione italiana nei cinque Stati dell'America centrale del cav. Anfora duca di Licignano, R. Incaricato d'af­fari a Guatemala, ivi, voi. VII, p. II, settembre 1871, pp. 200-205. Una utile bibliografia specifica arricchisce il volume di GRAZIA DORÈ, La democrazia italiana e l'emigrazione in America, Brescia, Morcelliana, 1964, pp. 389-493; e un appassionato invito a occuparsi più a fondo dell'emigrazione politica nell'America meridionale ha lanciato SALVATORE CANDIDO, Los Italiano in America del Sur y el Resurgimento, in Cuadernos de vita y cultura italiana de Dialogo, Montevideo, Istituto italiano di cultura, 1963, n. 5, con oppor­tune indicazioni bibliografiche.
4) Al Candido, prezioso collaboratore per il primo volume della edizione nazionale dell'Epistolario di Giuseppe Garibaldi (1831-1846), Roma, Istituto per la storia del Risor­gimento italiano, 1973, si debbono studi fondamentali per la ricostruzione del primo esilio; Giuseppe Garibaldi corsaro riograndense (1887-1836), Roma, Istituto per la storia del Risorgimento, 1964; Giuseppe Garibaldi nel Rio della Piata, 1841-1848, Firenze, Valmar-tina, 1972.