Rassegna storica del Risorgimento

ITALIA RELAZIONI CON LA ROMANIA 1916-1920; ROMANIA RELAZIONI CO
anno <1983>   pagina <442>
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Francesco Guida
mente la tesi di Mìndrescu, che su 300.000 disertori transiivani la metà erano stati arruolati nell'esercito romeno (ma la cifra era esagerata). Egli conclu­deva il suo sfogo a Bissolati con alcune frasi molto pesanti: Sono incatenato. Non posso scrivere. E poi m'incatenerebbe la censura. Ma tu hai animo per tutti noi... Nelle condizioni presenti la propaganda che sto facendo sul ne­mico, è una menzogna poliziesca degna dell'Austria non di noi .
Bissolati il 13 agosto si rivolgeva a Sonnino riprendendo le considera­zioni di Ojetti e aggiungendone di proprie: Curiosa pruderie questa per la quale interdiremmo a de' Romani di protestare battendosi al nostro fianco, contro lo strozzamento della loro patria, e ciò per rispetto alla formale neutralità, mentre noi non ci facciamo scrupolo di armarli (sic) de' prigioneri nostri contro il proprio Stato! Altra cosa per lo meno curiosa è questa: il Nostro Ministro Fascotti (sic) telegrafa da Bukarest che il prof. Mandrescu [Mìndrescu] è una canaglia: e in base a questa informazione trasmessa al Ministero Guerra dal Ministero Esteri si sospendono le pratiche per la costi­tuzione della legione viceversa, lo stesso Mandrescu è così accreditato pres­so il Ministero Esteri che questo non esita ad accogliere la sua bella doman­da di proibire l'arruolamento dei Romeni del Regno. > Immediatamente Sonnino rispondeva giustificando il suo errore e dicendosi disposto a correg­gerlo: Trasmisi al Comando egli scriveva il 29 luglio u.s., con parere favorevole, la domanda di Mandrescu come il primo e più attivo del Comitato Centrale Romeno (sic). Le informazioni di Fasciotti contro la persona di Mandrescu sono posteriori... Non mi oppongo che si accolgano volontari sudditi romeni nella legione degl'irredenti romeni .
Bissolati comunicava il tutto a Ojetti insieme con qualche ironico commento71 ma non essendo di fatto successo nulla di nuovo a Cittaducale e negli altri campi di concentramento, il 25 agosto Sturdza si rifaceva vivo con Bissolati e Romeo Gallenga-Stuart (1882-1952), sottosegretario alla Propa­ganda, tramite Zanotti-Bianco TO e Bissolati tornava alla carica non solo con Soimino, ma anche con il gen. Vittorio Zuppelli, ministro della Guerra. Questa volta la manovra, aveva successo: Sonnino assicurò di aver avvertito il Ministero della Guerra e il Comando Supremo che era possibile aggregare, come volontari, alla Legione romena i Romeni regnicoli pur procedendo colle dovute cautele nella scelta degli elementi ammessi a farne parte e mantenendo alla Legione un carattere prevalentemente irredentista . 74> Zup­pelli detto che la cosa sta per essere definitivamente sistemata , spiegava che questo Ministero aveva dovuto soprassedere di qualche poco alle pra­tiche iniziate in merito fin dal luglio scorso, per alcune informazioni poco favorevoli qui giunte a carico di taluni membri del Comitato Romeno, ma in seguito si sono impartite le opportune disposizioni alla Commissione
M) /w, docc. 165 e 196.
W) Ivi, n. 172, Bissolati a Sonnino (Roma), 13 agosto 1918. 70) Ivi, p. 173, Sonnino a Bissolati, Roma, 14 agosto 1918. 7 Mi n. 174, Bissolati a Ojetti, Roma, 14 agosto 1918.
72) Vedi supra, nota 54.
73) ACS, Carte Bissolati, b. 3, fase. 12, nn. 181 e 112, Bissolati a Sonnino, Roma, 27 agosto 1918; Bissolati a Zuppelli, Roma, 26 agosto 1918.
74) Ivi, n. 123, Sonnino a Bissolati, (Roma), 30 agosto 1918.