Rassegna storica del Risorgimento
ITALIA RELAZIONI CON LA ROMANIA 1916-1920; ROMANIA RELAZIONI CO
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1983
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Lo Stato nazionale romeno e l'Italia 445
romeni su Orlando e Sonnino. Lo prova una lettera di Benedetto De Luca a Zanotti-Bianco del 2 dicembre. In essa De Luca, esperto di cose romene e collaboratore della Voce dei Popoli,* informava Zanotti-Bianco che la Delegazione per l'Italia del Consiglio Nazionale dell'Unità Romena,86) di cui egli era membro con l'incarico della propaganda in Italia, aveva appena ricevuto dalla Consulta una calda e simpatica nota di Sonnino, colla quale il Gov(erno) it(aliano) riconosce il Consiglio Nazionale dell'Unità Romena e si dichiara pronto a collaborare con esso all'attuazione degli ideali nazionali del popolo romeno . Immediatamente la Delegazione aveva chiesto udienza a Bissolati e Gallenga, mentre pochi giorni prima era stata ricevuta da Orlando su vivo e gentile interessamento di Zanotti-Bianco, che De Luca ringraziava anche da parte degli amici del Consiglio, del Min(istro) Laho-vary e del col. Florescu.*7) La lettera contiene anche una preziosa infor-
85) Il lungo elenco di opuscoli e articoli che segue dà la misura della conoscenza che dei problemi romeni e dell'Europa balcanica in genere aveva De Luca, che aveva anche insegnato a Bucarest ed era stato testimone di eventi storici come la Conferenza di pace di Bucarest del luglio-agosto 1915, che pose termine alla seconda guerra balcanica: Fra Italiani, Tedeschi e Slavi, Torino, 1899; Roma dealungul veacurilor, Bucuresti, 1902; Carmen Sylva, Roma, 1903; // movimento cuzovalacco, nel Pungolo, 2 luglio 1903; / domini della Corona in Romania, Roma, 1904; Romania, Grecia fi incidentul de la Pireu, Bucuresti, 1905; La politica degli sgravi in Romania, Roma, 1905; Une Confédération Orientale camme solution de la question d'Orient, Paris, 1905, (con lo pseudonimo di Latin); La legge elettorale ungherese, Roma, 1906; Dieci giorni in Romania, Roma, 1906; // secondo porto del Mar Nero: Costanza, Roma, 1906; Cuvìntul Romei, Bucuresti, 1907; Il Banato alla Romania, Roma, 1909; Politica italiana fatza de Grecia si fatza le Romania, Bucuresti, 1910; / Romeni della Macedonia, in Patria, novembre 1912; Gli Albanesi, i Macedo-romeni e gl'interessi d'Italia nei Balcani, Roma, 1913; La vertenza romeno-bulgara e il confine della Dobrogia, Roma, 1915; La Romania dinanzi al Congresso, Roma, 1919. Si veda per altri scritti infra, pp. 459-460.
36) Di quella Delegazione facevano parte il già ricordato Constantin Mille, Constantin Angelescu, lon Ursu autore in quel torno di tempo di Pourquoi la Roumanie a fait la guerre, Paris, 1918 e quindi di un breve Apergu historique sur le passe du peuple roumain, in La Roumanie en images, Paris, 1919 e Lucaci. Esisteva un'analoga Delegazione per gli Stati Uniti d'America composta dai menzionati Nicolae Lupu e Vasile Stoica; inoltre dall'arciprete Podea e dai preti (Iosif?) Muresan, Rosea ed Epaminonda Lucaciu (figlio del più noto Vasile, aveva studiato al Collegio greco di via del Babuino a Roma). Cfr. E. CAMPUS, La tutte pour l'achèvement cit., p. 783 e I. DAIANU , Leul dela fisesti. Preoful lupiator: dr. Vasile Lucaciu, Cluj, 1937, p. 1.
87) Ioan Alexandru Lahovary, di cui si è già detto (vedi supra, p. 7) fu rappresentante romeno a Roma dal dicembre 1917 al febbraio 1928; Ioan Th. Florescu era uno dei vicepresidenti del Consiglio Nazionale dell'Unità Romena. La stessa carica avevano Constantin Angelescu, il poeta Octavian Goga, poi protagonista di movimentate vicende politiche tra le due guerre e Capo del Governo romeno per quaranta giorni all'inizio del 1938, e il prete greco-cattolico Vasile Lucaciu (detto il leone di Siscsti ), ohe aveva fatto i suoi studi al Collegio di Propaganda Fide di Roma (I. DAI ANO, Leul dela isesti cit., p. 8) e che giunse a parlare di un unico impero romeno (La lotta secolare cit., p. 139). Presidente del Consiglio parigino era Take (Dumitru) lonescu, brillante politico, noto anche all'estero, e uomo guida del Partito Conservatore Nazionalista, poi Partito Democratico Unionista. Sui mutamenti di linea politica di questa formazione si veda M. MUSAI*-I. ARDELBANU, op. cit., pp. 63-67; su lonescu, R. SEISANU, Take tonescu, omul, ideile si faptele sale, Bucuresti, 1930,