Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1983>   pagina <464>
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MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
I FONDI ARCHIVISTICI DEL MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO
XLVII1: Le ultime carte di Pasquale Stanislao Mancini
Questa è veramente l'ultima illustrazione che io farò di carte Mancini. Per dare un'idea della loro mole, basterà il numero delle buste che le conten­gono: 604-653, 672-712; 740-766; 821-824; 852-880; 988-1029 suddivise secondo il succedersi dei depositi. A parte ricordiamo quelle della figlia, del genero, del nipote, Grazia, Augusto, Riccardo Pierantoni, nelle buste 767-796; 977-987.
Accanto alle carte del Ministero di Grazia e Giustizia delle quali ho già parlato,1) l'ultimo dono è costituito da corrispondenza privata, da carte riguardanti l'attività di Mancini avvocato e professore, da documenti degli anni nei quali fu ministro degli Esteri.
Escluso il periodo napoletano se non per i documenti ufficiali che lo nominavano difensore d'ufficio tra il 1841 e il 1845, queste ultime carte ci richiamano prima di tutto alla sua azione durante l'esilio torinese.
Avvocato. Tra le cause più importanti di questo periodo ricordiamo il ricorso in Cassazione dei condannati per i moti di Lunigiana, con lettere di Andrea Giannelli e Giuseppe Piva (1854-1855). È molto voluminoso, con larga messe di documentazione, il processo che coinvolge il concetto stesso di duello; esso vedeva coinvolti, nel 1853, gli ufficiali Angelo Vacchieri, Francesco Cappon, Paolo Gusberti e Spirito Viale assieme al chirurgo G. B. Vinay per la morte, o uccisione?, dell'aw. Gioacchino Airaudi Veglio di Nizza.
Causa penale è anche la difesa dell'uxoricida Anna Chiri in Mosca che Mancini riuscì a fare assolvere nel 1855 e che gli procurò ima grande noto­rietà, ma lo costrinse a querelare // Fischietto, che l'aveva accusato di ecces­siva esosità nelle parcelle.*)
Professore. Sono conservati fra queste carte, gli appunti per le lezioni e altri documenti come i foglietti che la segreteria inviava coi nomi dei can­didati agli esami; quattro al giorno! Restando in tema, altra pratica del 1863 riguarda il trattamento economico dei professori d'Università.
Rapporti col Governo. Nominato membro della Commissione di statistica giudiziaria, restano le carte che ne testimoniano il lavoro tra il 1850 e il 1854, con tutti i questionari inviati ai diversi organi della magistratura. Lavoro
i> Vedi l'articolo in Rassegna storica del Risorgimento, a. LXX (1983), pp. 321-326. Su questo processo uscirà prossimamente un mio articolo nel volume di Scrìtti in memoria di Ruggero Moscati,