Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
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1983
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466
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466
Emilia Morelli
Come testimonianza del fatto che già nel 1855 Mancini aveva raggiunto grande notorietà anche nel più vasto campo della cultura, questa lettera di Tommaseo, di non disprezzabile importanza.
Torino, 4 settembre 1854 Caro Professore
Ella forse conosce il Manuale di Lingua italiana del Rosi, e quello che scrisse pe" fanciulli il Thouar, libri che ha stampati il Vieusseux: i quali, insieme con altre Letture giovanili composte o tradotte dal Bianciardi, buon libro e lodato anche questo, l'editore uomo benemerito delle lettere italiane amerebbe che fossero approvati in Piemonte, dove già se ne vende tutto di non picciol numero d'esemplari. E perché ciò gioverebbe materialmente a lui ma intellettualmente assai più alla gioventù piemontese, ardisco pregare Lei, io che non ho né voce autorevole né conoscenti autorevoli, voglia usare que' mezzi che stima meglio spedienti. Le mando per saggio taluni di que' volumi che io ho.
La nota mandatale vorrebb'essere meditata; e mi destava altre idee di molte che minacciavano prorompere in lungo sproloquio: ma quand'anco io avessi il tempo di stenderlo, Ella non troverebbe, e dovrebbe non trovare, il tempo di leggerlo. Gli oggetti del male mi pare che, con non molte variazioni, vengano a dare anco le cause di quello. Potrebbesi dalla natura medesima delle passioni dedurre un nuovo ordinamento a' generi delle colpe: e sarebbe buono distinguere in ciascun genere quelle che nel fare, e quelle che consistono nel non fare; distinguere l'eccesso dell'atto lecito e debito, e l'indebito e l'illecito, e i vari gradi di reità secondo le condizioni della mente, dell'animo, della vita. Questo, ripeto, in ciascun genere e specie di misfatto: il che condurrebbe a nuova esattezza del giudizio morale, ad affinamento della coscienza privata e della pubblica, a perfezionamento della scienza, a più pieno conoscimento dell'intimo stato de' popoli, e del come governarli e curarne le piaghe. Ma a compilare le tavole criminali con tali avvedimenti la sapienza dell'interrogatore non basterebbe, e richieggonsi a ben rispondere altri uomini da quelli che sbucano fuor de' forami delle Università, e che covano nelle caverne del Foro. Ogni nuova distribuzione, in questa materia come in ogni altra, fa sorgere nuove idee: ma tutte da ultimo le distribuzioni, per sottili od ampie che sieno, comprovano l'impossibilità del causare che un fatto non cada, e non debba cadere, sotto titoli differenti, anzi talvolta contrari: e il senno e il progresso della scienza è appunto nel riconoscere le difficoltà superabili e le insuperabili, nel sormontare quelle coraggiosamente, e queste confessare con umiltà rara più del coraggio. In questo secolo di tabelle e di caselle, di divisione e del lavoro e d'ogni cosa (divisione che non sempre è distribuzione) importa dimostrare che la statistica non è ognisciente né onnipotente, che la moralità né la felicità non istanno nell'abbaco.
Se ne avrò tempo, riprenderò quel mio letterone per correggerlo un po'. Le do intanto l'avviso, che, aspettando tra poco la morte, e presa fidanza dalla bontà dell'animo suo verso tutti e segnatamente verso di me, ho ardito nominare Lei uno degli esecutori del mio testamento, acciocché questi miei fogli, memoria e frutto d'una vita inutilmente penosa, non vadano male spersi. Alle spese è provveduto fin a tanto che venga chi raccorrà la mia famiglinola; e così le altre cure saranno a Lei risparmiate da altri ch'io nomino a questo. Creda alla riconoscente affezione del suo
TOMMASEO
Due lettere di Gioberti del 1850 già edite nell'Epistolario completano il quadro.
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Passiamo ora agli anni postunitari, a partire da una lettera di Nigra che annuncia a Mancini, nel marzo 1861, la soppressione della Luogotenenza e da