Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
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1983
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pagina
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478
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478
Libri e periodici
menti archivistici, la preziosa veste editoriale, le monografie, sono al di là di ogni critica. Rimane la speranza di un prossimo volume contenente un indice della bibliografia aggiornata sullo stesso periodo (testi coevi, articoli, libri).
GIANFRANCO E. DE PAOLI
Per conoscere Romagnosi, a cura di R. GHIRINGHELLI e F. INVERNICI, introduzione di E. A. Albertoni; Milano, ed. Unicopli, 1982, in 8, pp. 236. L. 12.000.
GIAN DOMENICO ROMAGNOSI (Salsomaggiore 1761-Milano 1835), Libro-catalogo della mostra itinerante romagnosiana; Milano, Centro studi Romagnosi, 1982, in 16, pp. 119. S.p.
Per quanto non siano scaturite da un preciso anniversario, vengono opportune le presenti pubblicazioni dedicate alla figura e all'opera di G. D. Romagnosi, insigne studioso e maestro di diritto penale e costituzionale. Se il catalogo, ricco di tavole, bibliografia e vari saggi, accompagna il visitatore nella mostra itinerante che si è spostata da Piacenza a Milano, da Salsomaggiore a Pavia ecc., il secondo volume ha senz'altro un'importanza maggiore perché da un lato fa il punto sulle attuali conoscenze e riflessioni intorno al Romagnosi, e dall'altro offre interessanti spunti di ricerca per l'avvenire. Distinto in tre parti, il volume fa seguire ad un succoso e completo profilo biografico (R. Ghiringhelli) alcuni brevi articoli circa la genesi del diritto penale, il Conciliatore, G. Ferrari, Correnti e Cattaneo ecc., ed un paio di saggi di maggiore ampiezza e consistenza di Invernici (L'economia come scienza dell'ordine sociale delle ricchezze) e di Ghiringhelli (G. D. Romagnosi e gli Annali Universali di Statistica, 1827-1835). Una accurata analisi intorno alla presenza del Romagnosi nella cultura italiana tra '800 e '900 è tracciata da Ettore A. Albertoni; note, appendici e bibliografia completano il volume.
RENATO GIUSTI
NARCISO NADA, Guglielmo Moffa di Lisio (1791-1877). Il contributo di un patriota braidese al Risorgimento nazionale; Bra, Società Amici del Museo, 1982, in 8, pp. 155. S.p.
Accompagnato da una ricca scelta di illustrazioni, litografìe, documenti, il presente volume non è soltanto una accurata ricostruzione biografica di un importante personaggio del Risorgimento piemontese, ma è soprattutto una attenta messa a punto di una serie di problemi concernenti il Regno di Sardegna dall'età della Restaurazione fino all'indipendenza e all'unità d'Italia; dopo una introduzione, che offre utili ragguagli circa i documenti reperiti, le fonti usate, i limiti connessi con la scarsa documentazione in certi periodi della vita del conte Moffa di Lisio, la trattazione si dispiega con un racconto articolato e particolare sulle vicende del Piemonte, dalia fine del 700 in avanti, e sui fatti più rilevanti e documentati del nobile piemontese; gli studi in Toscana e a Saint Cyr, l'attività militare in Spagna e in altri fronti, le speranze costituzionali e la congiura del 1821 nella quale il Lisio ebbe parte rilevante. Conclusa in breve l'esperienza rivoluzionaria, ebbe principio per il Lisio (come per centinaia di fuggiaschi piemontesi) un lungo periodo di esilio che si protrasse fino al 1832 e che, mentre non attenuò idee e orientamenti politici liberali del Lisio, facilitò una serie di contatti ad alto livello con esuli, storici, pensatori francesi, italiani ecc. dando un notevole spessore al pensiero politico, alle riflessioni in campo religioso e morale, alle speranze