Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1983>   pagina <481>
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Libri e periodici
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GABRIELLA CIAMPI, // governo della scuola nello Stato postunitario. Il Consìglio superiore della pubblica istruzione dalle origini all'ultimo governo Depretis (1847-1887); Milano, Edizioni di Comunità, 1983, in 8, pp. 289. L. 20.000.
Una serie lunghissima di lavori storici, ormai da anni, ha affrontato, dibattuto e appro­fondito le scelte della classe dirigente di fronte ai problemi e alle necessità, emersi con il raggiungimento dell'unità nazionale e la proclamazione dei Regno.
L'analisi e la discussione risultano enormemente più limitate nello studio della struttura, della provenienza e della formazione degli uomini, che materialmente dettero vita a questa classe dirigente l>. Ricerche in questa direzione non sono né semplici né comode 2> ma sono del tutto auspicabili, dal momento che solo attraverso una conoscenza diretta dei ceti guida è possibile spiegare e comprendere senza equivoci scelte ed indirizzi del giovane Stato, scelte ed indirizzi non raramente giunti Gno a noi 2K
Romano Ugolini, non senza fare un accurato bilancio delle ricerche sul campo buro­cratico, ha sottolineato la necessità di esaminare storiograficamente il settore riguardante la Pubblica Istruzione, essenziale per lo sviluppo ideologico, politico e, sperando per una volta di non usare il termine a sproposito, sociale della nazione gj
Gabriella Ciampi, ora, ha ulteriormente allargato la conoscenza nel campo, studiando l'organismo attraverso il quale doveva prodursi un processo di mediazione fra diverse espressioni della realtà statuale, e precisamente fra Parlamento, Ministero e forze culturali del paese . L'autrice si è trovata di fronte ad una materia ardua e l'impressione, nata sin dalle prime battute, di un'analisi puntuale e sicura, si conferma con lo scorrere delle pagine. E un libro denso, presentato al termine di studi capillari e di disamine archivistiche e bibliografiche, nelle quali è problematico trovare vuoti.
Anche la scelta dell'arco temporale preso in esame, il quarantennio 1847-1887, dal­l'istituzione dell'organo fino alla conclusione dell'esperienza politica di Depretis, è opportu­namente motivata con il processo di elaborazione e sviluppo della politica scolastica voluta dalla classe dirigente liberale .
La Ciampi si è proposta di dimostrare e, a nostro parere, ha conseguito più che convenientemente lo scopo, che il Consiglio, pur tra conflitti con i Ministri e con l'ammini­strazione, è stato in grado di e sollecitare un'azione culturale e garantire che la soglia delle libertà costituzionali proprie di un regime liberale non venisse superata . La realtà del Consiglio superiore è stata analizzata sia sotto gli aspetti istituzionali e normativi sia, con indubbia originalità, sotto quelli umani, delle persone, cioè, che nel corso degli anni lo composero. Dopo il periodo del Regno di Sardegna, la Ciampi nota e documenta con un corredo preciso di dati, il processo di italianizzazione , realizzatosi sotto i Ministeri di Destra e, al contrario, il concentramento di membri provenienti dall'area centro-setten­trionale nel decennio della Sinistra.
R. UGOLINI, Per una nuova ricerca sulla burocrazia italiana. Il personale del Mini­stero della Pubblica Istruzione dal 1860 al 1881, in Rassegna storica del Risorgimento, LXI (1974), p. 361.
2) E. MORELLI, Una ricerca in corso sulla burocrazia italiana nei primi tempi dopo l'Unità, in Quaderni storici, VI (1971), pp. 1048-1051.
3) In questo ambito è assai recente il contributo di STEFANIA RUDATIS, Dallo Stato Sabaudo al Regno d'Italia. 1 Segretari Generali dei Ministeri tra politica e amministrazione, in Bollettino storico-bibliografico subalpino, LXXXI (1983), I semestre, pp. 193-237.
*) R. UGOLINI, Per una storia dell'amministrazione centrale. Il Ministero della Pub­blica Istruzione 1859-1881, Roma, 1979.