Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno
<
1983
>
pagina
<
490
>
490
Libri e periodici
venne, nella gran maggioranza, sostituita (p. 84). Sarebbe interessante approfondire come ciò avvenne, perché e a favore di chi. Non appare comunque motivato il perché J'A. non abbia esteso la sua ricerca alle altre componenti politiche.
Conclude il lavoro una corposa appendice che raccoglie le sentenze dei tribunali militari di guerra di Milano, Firenze e Napoli.
ANNA MARIA ISASTIA
MARIA FRANCA MELLANO, Cattolici e voto politico in Italia. Il non expedit all'inizio del pontificato di Leone XIII. Presentazione di F. Molinari: Casale Monferrato, Marietti, 1982, in 8, pp. 224. L. 10.500.
È un'opera, che dal versante cattolico reca un contributo, per alcuni e salienti versi, originale e inedito per la definizione della vicenda del non expedit. Senza offrire i dati decisivi, che sarebbe del resto impossibile pretendere, la Mellano reca elementi concreti e seri sia sulla puntualizzazione storica, sia sull'analisi degli orientamenti cattolici, incerti, gravemente incerti tra un massimalismo perentorio ed ultimativo ed un realismo pratico, ma prematuro.
Pagine interessanti; che si riconnettono a quelle, misurate ed obiettive, di Alfredo Canavero, sono dedicate ai momenti iniziali del pontificato di Leone XIII, momenti che furono delicati per la scelta di campo.
Due lettere con le relative risposte dell'ottobre e del novembre 1878 del cardinale, segretario di Stato, Nina a mons. Tortone, lungamente nunzio a Torino, rinvenute nell'Archivio degli affari ecclesiastici straordinari in Vaticano, sono tra le più importanti novità, provando con chiarezza le intenzioni di papa Pecci, incline ad abbandonare l'astensionismo dopo un sondaggio dei circoli e degli ambienti cattolici. L'indagine doveva essere effettuata attraverso ì'Unità Cattolica di don Margotti, che, però, precipitò eccessivamente i tempi con un editoriale, finora largamente dibattuto senza che se ne conoscesse l'autentica fonte ispiratrice.
L'autrice, poi, presenta un altro documento, tratto dal medesimo archivio vaticano, documento che fa risalire al 1876 la prima proposta di soppressione del non expedit. Infatti il 22 giugno 1876 il Comitato Cattolico di Genova, la città della Rivista universale, avanza a Pio IX l'interrogativo sulla partecipazione, urgente dopo l'ascesa al potere della Sinistra.
L'appendice VI del volume offre l'opportunità di rilevare la sostanziale elusione della proibizione elettorale e nello stesso tempo il silenzio degli eminentissimi e reverendissimi inquisitori generali sull'ammissibilità e liceità del voto.
Larga attenzione è rivolta anche alle discussioni giornalistiche tra i cattolici, pienamente consapevoli dell'importanza fondamentale del problema, dalla cui soluzione dipendeva la loro partecipazione o la loro estraneità allo costruzione di uno Stato, sorto a loro dispetto. Soltanto con lo studio minuto degli archivi, resi da poco disponibili, per il periodo di Leone XIII, sarà possibile avere un quadro completo della materia, in cui, per usare una penetrante espressione della Mellano, troppo spesso si mescola nobiltà ideale ed astrattismo, con marcata carenza di senso storico .