Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1983>   pagina <491>
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Libri e periodici
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Interessante è il bilancio sull'operato di papa Pecci: la linea, rivolta all'insegnamento universale con le encicliche, non può ignorare l'ambito italiano, in cui viva è la preoccupa­zione di evitare la nascita di partiti politici, che strumentalizzassero la fede, avvilendola e mortificandola.
È una linea, logicamente discutìbile, oramai affidata alla storia, sulla quale, forse, non si è mai riflettuto a sufficienza.
VINCENZO G. PACIFICI
PAOLO ALATRI, Gabriele D'Annunzio (La vita sociale della nuova Italia: collezione diretta da Nino Valeri, voi. 31): Torino, Unione Tipografico-Editrice Torinese, 1983, in 8, pp. XII-669. L. 44.000.
Non si può certo dire che siano mancati, nel corso di questo secondo dopoguerra, gli studi particolari o generali su Gabriele D'Annunzio, accompagnati da frequenti pubbli­cazioni di nuovi inediti. Proprio questa abbondanza, nella sua grande varietà di indirizzi metodologici, di valutazioni interpretative e di livello scientifico, faceva però sentire ancor più l'esigenza di ima biografia complessiva, in grado di offrire ad un largo pubblico non solo una esposizione chiara e rigorosa dell'intera vita ed opera del poeta abruzzese, ma anche un esauriente bilancio orientativo dello stato attuale dei lavori in argomento. Paolo Alatri, il quale già aveva dato illuminanti contributi alla biografia del D'Annunzio politico, ') è riuscito felicemente in questa non facile impresa, realizzando uno dei migliori volumi finora apparsi nella benemerita, ma assai disuguale collana ideata e inizialmente diretta dal compianto Nino Valeri.
Il D'Annunzio che emerge da quest'opera, con notevole precisione di lineamenti ma pure con ricchezza di sfumature e di seducenti chiaroscuri, è un D'Annunzio completo, visto con grande equilibrio in tutti i così molteplici aspetti della sua parabola esistenziale, artìstica e politica. Una parabola passata al vaglio di una ricostruzione dettagliata ma non pedante delle vicende e degli atti, di una rilettura scrupolosa dell'opera letteraria, di un esame circostanziato dei termini essenziali di un dibattito critico ancor oggi così teso e nutrito. È appunto a quest'ultimo livello, tuttavia, che si può riscontrare un certo difetto di struttura che incrina leggermente l'edificio di questa biografia, pur senza comprometterne certo la sostanziale solidità.
Come si è accennato, uno dei pregi non secondari del libro è la cura posta dall'autore nel render conto dei più importanti risultati fin qui raggiunti nel campo degli studi dannun­ziani. Ne sono derivate, come del resto abbastanza naturale, alcune difficoltà di organizza­zione della materia e di stesura, per quanto riguarda il raggiungimento di un funzionale raccordo fra narrazione strettamente biografica e riesame critico a seconda dei vari
t) Cfr. P. ALATRI, Nitli, D'Annunzio e la questione adriatica (1919-1920), Milano, Feltrinelli, 1959 e Scritti politici di Gabriele D'Annunzio. Introduzione a cura di Paolo Alatri, Milano. Feltrinelli, 1980.