Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE; NICARAGUA STORIA 1851; REGNO DI MOSQUITO ST
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1984
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Phillip Kenneth Come
il fatto che Grey Town era totalmente indipendente dallo Stato di Nicaragua in quell'epoca, fatto che ci aiuterà a capire molto di più i movimenti di Garibaldi quando dovette fuggire dalla città di Leon il 6 agosto 1851, cioè tre mesi dopo.2
Venerdì, 16 maggio 1851, Garibaldi e Carpaneto partirono da Grey Town per Granada in una piroga (oppure bungo) di nome Minerva,21) risalendo il bellissimo fiume San Juan. Sette giorni dopo, il 23 maggio, erano a Castillo, alla foce del San Juan al confine del Regno di Mosquito circa 150 km da Grey Town dove si trovava la Dogana nicaraguense. Sotto una pioggia torrenziale la stagione delle pioggie monsonali era già incominciata, il che dovrebbe spiegare la lentezza del loro tragitto su per il fiume San Juan fino al lago di Nicaragua e con tutti gli altri viaggiatori, passarono la giornata in dogana ed alle 6 di quella sera partirono su uno schooner22* per Granada dove arrivarono tre giorni dopo, la sera del 26 maggio, dopo dieci giorni di viaggio dalla costa dei Caraibi.
In quegli anni della febbre dell'oro californiana, c'era un enorme passaggio di gente attraverso l'America Centrale, quella che andava dall'Europa e dall'America dell'Est ai campi dell'oro, e quella che ritornava dalla California. ) C'erano due strade, una attraverso l'istmo di Panama, dove più tardi venne costruito il famoso canale, e l'altra che seguiva i fiumi ed i laghi e le strade del Nicaragua, dal Mare dei Caraibi fino al Pacifico. Erano queste ultime che interessavano il miliardario americano Cornelius Vander-bilt, che mandava agenti ed ingegneri suoi per studiare a fondo dove si potesse costruire un grande canale interoceanico. L'americano dava l'avvio anche ad una linea di piroscafi il Prometheus era uno di questi che serviva per collegare il porto di New York con i porti centroamericani dei Caraibi.
2) Su Grey Town, come sullo Stato di Nicaragua nel 1850-51, rimando il lettore al P.R.O., dove si troverà materiale di prim'ordine, con una splendida carta geografica: P.R.O., F.O. 15, voi. 75, pp. 161-177. C'è anche da vedere F.O. 420, voi. 10 (vedi nota 2).
Materiale valido si troverà sui microfilm americani citati alle note 16 e 17.
Vedi, anche, un testo di gran valore: EPHRAIM GEORGE SQUIER, Travels in Central America, particutarly in Nicaragua: with a description of its aboriginal monuments, scenery and people, their languages, institutions, religion, Ec, illustrated by numerous maps and coloured illustrations, 2 voli., New York, D. Appleton, 1853. Si ricorderà che Squier ebbe l'incarico di Console degli Stati Uniti in Nicaragua in questi anni.
21) RAFFAELE SETTEMBRINI, A Nautical and technical dictionary / Dizionario tecnico marinaresco, Napoli, Antonio Morano, 1879, pp. 224-225, alla voce Pirogue la definì così: Imbarcazione dei selvaggi fatta da un tronco d'albero scavato. Cito adesso parte di una lettera apparsa sul Supplemento del giornale New York Commercial Advertiser, del 29 ottobre 1850, p. 4, col. 4, che descrive un viaggio da Grey Town all'entroterra nicaraguense lungo il fiume San Juan, fiume famoso per le sue cataratte e cascate d'acqua:
Day after tomorrow we expect to start up the river in a bungay (sic) for St. George, for which they charge ten dollars. . The bungays can go over the falls, because they are so narrow they can run bctween the rocks. The bungays are dug out of a tree.
22) Vedi RAFFAELE SETTEMBRINI, op. cit., p. 259, alla voce SCHOONER: Goletta. Piccola nave per lo più con due alberi a vele auriche.
23) Secondo il giornale leonese, Correo del Istmo de Nicaragua, del 26 dicembre 1850, p. 269, col. 1, nel periodo fra YB ed il 30 novembre del 1850, 1.613 persone erano passate per il porto di San Juan.