Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE; NICARAGUA STORIA 1851; REGNO DI MOSQUITO ST
anno <1984>   pagina <20>
immagine non disponibile

20
Phlllip Kenneth Cowie
vata è quella dell'8 febbraio 1852, seguita da un'altra scritta il 5 ottobre 1854. È possibile che Marcenaro abbia scritto qualcosa, ma che le sue lettere siano tutte andate perse?
Però, una lettera conservata nel Copialettere del Ministero degli Esteri per i Consolati della 2a Categoria, sempre a Torino,27) ci fornisce l'informa­zione che ... Sig. Marcenaro..., dopo lunghissimo silenzio scrive che lo stato di salute gli impedisce di continuare ad esser Console, e lascia al suo figlio Giacomo la reggenza interinale del Consolato (corsivo mio). Inoltre, il 27 dicembre 1850, Torino scrisse a Lima dove c'era l'abilissimo Console sardo, Giuseppe Canevaro per cercare un nominativo per il posto a Granada. O
Sembrerebbe, allora, che la visita di Garibaldi a Granada coincidesse con un periodo in cui il Consolato era vacante.
Seguiamo un po' la penna di Garibaldi sul Documento di Palermo, che spiega semplicemente i suoi movimenti dopo la sosta a Granada (26 maggio-
13 giugno 1851). Partirono verso la costa del Pacifico lungo la vecchia strada spagnola, ritenuta da tutti una strada eccellente: 3>
About on the 13 June we set out from Granada and we across the Isthmus in direction of S. Miguel. We see Masaya, Managua, Leon, Realejo, Chinandega, Viejo, severa! hamlets in the road; and the splendid Bay of Fonseca; the Tigre, and Union Harbour very sure for ali kind vessells [sic].
We see also the wonderfull [sic] volcans, of Indiri Viejo, S. Miguel, and the terrible José Cuina [sic] which last erruption [sic] frigthened [sic] die around nations and which the ashes arrived until Havana. 3)
On the 26 July [sic. Garibaldi qui fece un errore voleva scrivere June ] we are in the Union Pori, travelling from S. Miguel at Granada in return.
Si potrebbe cercare di spiegare questa visita a San Miguel usando i pochi dati che, fortunatamente, abbiamo a nostra disposizione; però, finché non saranno studiati i movimenti di Carpaneto in America Centrale, non sapremo nulla sulla data dell'inizio delle sue speculazioni in San Salvador ed in Nicaragua. Le notizie che sono riuscito a mettere insieme sono vera­mente magre: una lettera sua da Chinandega, in data 2 luglio 1852, citata da Antonucci,31) ove dichiara di aver fissato la propria dimora a San Miguel; una riga su un dispaccio, conservato a Torino, del Console Sardo di San Miguel, che parla degli affari della casa Sarda del Sig.r Francesco Carpaneto stabilita in questa città . Queste lettere, però, sono datate rispettivamente
28 A.S.T., Sez. la, loc. cit., voi. 78, pp. 70-71: dispaccio indirizzato a Lima il
14 settembre 1850.
28) A.S.T., Sez, 1*: loc. cit. alla nota precedente, p. 257.
29) La strada un camino llano y carretero come dice un rapporto di quel periodo (in spagnolo ed inglese, sul Correo del Istmo de Nicaragua, Leon, 30 maggio 1850, pp. 1-3) passava da Granada a Masaya, poi a Managua. Mateare, Nagarote, Pueblo-nuevo e Leon (circa 165 km.). Da Leon conduceva a Qucsalguaque, Posolteguilla, Posoltega, Chichigalpa, Chinandega e Realejo, una distanza di e. 70 km.
3) Garibaldi fa riferimento all'eruzione del vulcano Joseguina del 20 gennaio 1835.
31) ANTONUCCI, loc. cit., p. 15.
32) A.S.T., Sez. 1* Consolati Nazionali. San Michele, Amapala, Unione. 1 mazzo. Dispaccio del 26 dicembre 1852.