Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE; NICARAGUA STORIA 1851; REGNO DI MOSQUITO ST
anno <1984>   pagina <29>
immagine non disponibile

Garibaldi in Nicaragua 29
ed un nome ed una reputazione scomodi, uomo pericoloso, repubblicano rosso, nemico dell'ordine costituito!
Cosa poteva fare lui, che sapeva molto bene come si comportano i regimi militari in qualsiasi parte del mondo? Chissà se a lui son ritornati i ricordi delle scene tremende di quel 5 agosto di due anni prima? Anita moribonda fra le sue braccia, i soldati croati intorno, la fuga spaventosa: la morte e la vita così terribilmente intrecciate in quell'agosto romagnolo di angoscia e di dolore...
Si potrebbe osservare che tutti questi avvenimenti non avrebbero neces­sariamente condotto Garibaldi alla decisione di ripartire. Sono sicuro, però, che la decisione fu presa quando, in serata, si sparsero voci sulla piena partecipazione dell'autorità ecclesiastica non solo nel formare il nuovo Go­verno (una cosa abbastanza frequente in Nicaragua allora) ma anche negli eventi dei pronunciamiento. È ben nota l'opinione che Garibaldi aveva della Chiesa e del Papato; e dopo l'esperienza traumatica del crollo della Repub­blica Romana, le battaglie e scaramucce contro i soldati papalini, le repres­sioni bolognesi del 1849 ecc., Garibaldi deve aver appreso la notizia con un certo disgusto; il fatto che il nuovo Ministro degli Affari Esteri fosse un prete, Don Pedro Solis,61> con l'appoggio del Vescovo di Leon, gli avrebbe procurato la nausea solo perché, come straniero, avreobe dovuto sottostare all'autorità dei suoi nemici clericali. 6
Purtroppo non sappiamo niente dei sentimenti di Garibaldi in queste ore e forse tocca ai romanzieri dell'avvenire elaborare la storia! ma, per fortuna, sappiamo che il giorno dopo, il 6 agosto, Garibaldi partì con Carpaneto per Lima, lungo la strada che conduceva a Grey Town e poi all'Istmo di Panama.
Il giorno prima dell'attentato quell'amico britannico di Carpaneto, John Foster, abilissimo osservatore di tutto ciò che gli accadeva attorno, si mise a scrivere una lettera ad Henry Grant Foote, Primo Magistrato e membro
Episode inèdite de la vie de Garibaldi, p. 509). Sarà Pier Carlo Boggio, nel suo libro, Da Montevideo a Palermo. Vita di Giuseppe Garibaldi, Torino, Seb. Franco e figli, 1860, p. 97, ad identificare questa divisa dalla descrizione del Dabadie, come la divisa indossata da Garibaldi alla battaglia di San Antonio del Salto.
61) Solis non era principiante nel mondo della politica: vedi Enciclopedia Universal llustrada di., voi. XVII, p. 169, che dimostra che nel 1838 fu presidente dell'Assemblea Costituente a Chinandega quando il Nicaragua si dichiarò libre, soberano è independiente de todo otto poder. In un altro governo nicaraguense, per esempio, era stato il Tesoriere (vedi Correo del Istmo de Nicaragua, 10 ottobre 1850, p. 224, col. 2, e 17 ottobre 1850, p. 230, col. 3).
62) 0 ritengo che Garibaldi dovette fuggire da Leon perché l'autorità ecclesiastica seppe della sua presenza ed egli, da una parte o dall'altra, Foster? abbia avuto un preavviso personale, una soffiata, una spiata. Seguendo questo filo, ho indagato negli archivi del Vaticano (Sec. Stat. Index N 1089: anni 1851 1852: Rubriche N 251, Americhe Nunziature diverse, 279, Americhe Affari ecc.ti ci ed anche politici, 292, Consoli Pontifici, e 298, Consoli Esteri diverti) e della Propaganda Fide di Roma (Scritture Riferiti nei Congressi: America Centrale dal Canada all'Istmo di Panama, voi. 15, 1849-1851, e voi. 16, 1852-1854), senza riuscire, però, a trovare alcuna documentazione che potrebbe sostenere la mia tesi. Sono, però, in diretto contatto con il prof. Arellano in Nicaragua, al quale ho suggerito che dovrebbe fare una ricerca presso l'Archivio Vescovile di Leon.