Rassegna storica del Risorgimento

ZAMA PIERO
anno <1984>   pagina <346>
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Libri e periodici
ha evidenziato per la Valle del Liri, la più manifatturiera delle zone del Regno, vecchi sistemi di produzione. A Piedimonte Matese, un altro polo di iniziative manifatturiere moderne ad opera di svizzeri cotonificio . aggiungiamo noi, vi è lo scontro vitto­rioso con il potere feudale (la famiglia Gaetani di Laurenzana, padrona assoluta delle acque nel passato regime e che vuole conservare, sebbene le leggi di eversione del feuda­lesimo le tolgano ogni diritto, le posizioni di privilegio a tutela di un impiego di rendite provenienti dalla terra nel settore della manifattura dei pannilana) e vi è la trasformazione del lavoro a domicilio per la filatura delia lana e tessitura di panni lana, che si riconverte in lavoro domiciliare per la filatura del cotone in dipendenza della fabbrica grande dell'Egg, che concentra nel settore notevoli risorse finanziarie, impianta macchinari moderni, impiega nella lavorazione delle varie qualità di prodotti qualche migliaio di operai: una commistione di vecchio e di nuovo. É tutto un mondo in fieri: secondo noi se il perdurare di situazioni arretrate non va tenuto in subordine; queste però non possono essere enfatizzate, pena la svalutazione di quel nuovo che va sorgendo ad opera di una imprenditorialità moderna, che persiste nella realtà del Mezzogiorno anche dopo la crisi degli anni 1860 (sulla quale, poi, il discorso non può esaurirsi ad una semplice considerazione dell'opera nefasta del liberoscambismo). Certamente questo nuovo può apparire meno nuovo, se ci mettiamo nell'ottica della grande realtà industriale nord-europea, ma non possiamo dimen­ticare che meccanismi di sviluppo di una imprenditoria pura e del sistema della grande fabbrica, iniziano altrove almeno 30-40 anni prima che nel Regno di Napoli: che è quanto dire.
CARMINE CIMMINO
L'ammiraglio Carlo Pellion di Versano. Catalogo della mostra documentaria, a cura di MAURIZIO CASSÉTTI e GIORGIO GIORDANO; Vercelli, Amministrazione provinciale di Vercelli - Archivio di Stato di Vercelli - Comitato provinciale dell'Istituto per la storia del Risorgimento, 1983, in 8, pp. 78 con tavv. S.p.
II centenario della morte dello sfortunato Carlo Pellion di Persa no è stato occasione di un convegno storico e di una mostra documentaria, organizzata sulla base di carte e di cimeli offerti da un discendente dell'ammiraglio vercellése. La documentazione pubblicata abbraccia la vita di Pcrsano, dall'inizio della carriera sino alla triste ed amara scomparsa. Le carte iniziali riguardano il periodo dal 1822 con il giovane ai primi imbarchi, guardia­marina di II classe, mano a mano cresciuto ai comandi minori, ai contatti iniziali con personalità eminenti, all'arenamento con una fregata a vapore, fino al 1859, anno in cui è nominato comandante di fregata, nonostante i rilievi sulla sua disciplina, Altri documenti sono recati sul periodo 1860'! 861; Pcrsano è designato da Fanti a guida di una divisione, ha contatti con un Rieasoli, impaziente per la vittoria, con La Farina, desideroso di incon­trarsi con Garibaldi, con Cavour, che Io esorta ad aiutare il duce dei Mille e che successi­vamente lo elogia per il comportamento tenuto ad Ancona. Gaeta e Messina. Gli anni dal 1861 al 1865 sono i più felici e più fecondi di soddisfazioni: raggiunge il grado di