Rassegna storica del Risorgimento
ZAMA PIERO
anno
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1984
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pagina
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351
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Libri e periodici 351
A quasi un secolo da quegli avvenimenti la faziosità ottusa dei conserva lori ravennati rifuggiva dunque ancora da un giudizio storico e dalla comprensione degli eventi, nel timore forse che emergessero le gravi responsabilità della classe dirigente del 1874; ad essa i suoi squallidi epigoni novecenteschi si sentivano evidentemente ancora uniti da una complicità di classe tale da mistificare ancora una volta i fatti per poter legittimare la propria egemonia . L'autrice ha ritenuto questa in estrema sintesi la interpretazione di massima di poter rintracciare inquietanti risvolti politici di sorprendente attualità nella vicenda complessa e dalle mille pieghe. Marcia su una strada diversa da quella percorsa da chi scrive, il quale riconosce una reale complementarità tra le ricerche di storia generale e quelle di storia locale,2) ma segue anche De Rosa, nel momento in cui rileva che uno dei maggiori difetti della storiografia contemporanea è stato di intendere la ricerca locale o come conferma di decisioni o orientamenti ideologici più generali, quindi con caratteri, tutto sommato, ripetitivi o come esaltazione di particolarità antropologico-culturali, definite come subalterne alla egemonia delle classi dominanti.3)
VINCENZO G. PACIFICI
PRIMO DI ATTILIO, Rivoluzione, partiti politici e Stato nazionale. Nuovi lesti di Bertrando Spaventa (Università G. D'Annunzio, Facoltà di Giurisprudenza, Teramo, Collana di pubblicazioni della Facoltà, 4); Milano, Giuffrè, 1983, in 8, pp. 244. L. 15.000.
RUDOLF HERMANN LOTZE, Elementi di psicologia speculativa. Traduzione italiana di Bertrando Spaventa, edizione critica a cura di DOMENICO D'ORSI (Biblioteca di cultura contemporanea, CL); Messina-Firenze, D'Anna, 1984, in 8, pp. 338. L. 16.000.
Il susseguirsi di volumi e saggi, la pubblicazione di inediti o la stampa di scritti poco noti, le rassegne bibliografiche ecc. hanno veramente esteso in questi anni i limiti e la portala delle nostre conoscenze intorno alla figura e all'opera di Bertrando Spaventa, ben al di là della pur importante ricostruzione biografica e filosofica compiuta, or sono molti decenni, da Giovanni Gentile. Se il recente volume di Primo di Attilio porta utili indicazioni sulle esperienze giovanili e la formazione filosofico-politica di Bertrando Spaventa, ed in particolare sull'importanza del periodico napoletano dèi '48 /'/ Nazionale (per alcuni articoli circa la concezione dello Stato, il governo nazionale, la sovranità del popolo ecc.), altrettanto opportuna e interessante è la stampa, in detto volume, di alcuni articoli dello Spaventa (firmati, oppure anonimi e a lui attribuiti) appartenenti al periodo dell'esilio torinese durante il decennio di preparazione; alcuni, pubblicati sul Progresso nel 1851
3 G. GUDERZO, Storia contemporanea, storia locale e didattica della storia, in La storia locale. Temi, fonti e metodi della ricerca, a cura di C. VIOLANTE, Bologna, 1982, p. 161.
3) G. DE ROSA, Aspetti della storia locale, sociale e religiosa nell'età contemporanea, in La storlo locale cìt., p. 177.