Rassegna storica del Risorgimento

ZAMA PIERO
anno <1984>   pagina <379>
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Vita dell'Istituto
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facoltà di giurisprudenza. Nel 1915 viene chiamato olle armi col grado di sottotenente e assegnato al servizio cifra presso il Comando supremo. Nell'agosto del 1917, su sua richiesta, viene trasferito in zona di operazioni col 43 reggimento artiglieria e al termine della guerra è addetto allo scambio dei prigionieri. Tornato alla vita civile, riprende gli studi e nel 1920 consegue la laurea.
Sempre presso l'università romana si iscrive alla facoltà di lettere, ma gli interessi della famiglia lo chiamano a Piacenza. Infatti nel 1922 si trasferisce a Villa Margherita di Fiorenzuola per dedicarsi all'attività, per lui completamente nuova, di imprenditore agricolo. Nel capoluogo della Val d'Arda conosce Elena Verani che sposerà nel 1924. Essi stabiliscono la loro dimora a Milano e qui, ripresi gli studi presso l'ateneo cattolico, il Manfredi si laurea in lettere nel 1929.
Nel 1930 si trasferisce definitivamente a Piacenza alternando con metodo ed entu­siasmo l'attività di amministratore con quella di studioso. È stato presidente dell'Opera Pia Alberoni (durante il suo mandato ha organizzato le celebrazioni per il centenario del Romagnosi), si è dedicato all'opera maternità e infanzia, ed è stato tra i fautori delle organizzazioni cattoliche tra cui quella dei laureati. Dopo la seconda guerra mondiale, alla quale ha preso parte come ufficiale di complemento, ha presieduto il Patronato scola­stico, l'Unitalsi, l'Istituto per minori ed anziani. Nel quinquennio 1951-56 è stato assessore provinciale nella giunta Martini ed a Fiorenzuola per alcuni decenni presidente della casa di riposo Prospero Verani e dell'asilo Luigi Lucca, istituzioni fondate da congiunti dello scomparso.
Durante la sua esperienza nel mondo cattolico (tra l'altro è stato presidente diocesano dell'Azione cattolica) ebbe tra i compagni di studi Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI e fu particolarmente amico del di lui fratello Lodovico.
Il conte Giuseppe Salvatore Manfredi, nonostante le indiscusse benemerenze acqui­state come amministratore, resterà nella storia piacentina come studioso. Membro emerito della Deputazione di storia patria e organizzazione della sezione piacentina dell'Istituto per la storia del Risorgimento, di cui fu a lungo presidente (attualmente era presidente onorario), iniziò ad interessarsi di ricerche storiche già durante il periodo in cui visse a Roma quando fu incaricato di riordinare presso la biblioteca vaticana alcune carte del sacerdote Eustacchio Degola, catechista di Enrichetta Blondel, la moglie di Alessandro Manzoni. Da qui nacque il suo interesse per il giansenismo, che più tardi ha trattato in pubblicazioni. Sempre come ricercatore, si è dedicato con passione e competenza a problemi risorgimentali.
La sua scheda bibliografica, oltre al giansenismo, comprende studi su Pietro Gioja, la cultura piacentina nel XVIII secolo,, il pensiero di Giuseppe Poggi, il ruolo delle donne nella storia, il Risorgimento piacentino, e altri. Tra le ultime opere, la presentazione della miscellanea dedicata nel 1979 a Giuseppe Berti.
FAUSTO FIORENTINI

ROMA. TI 28-29-30 maggio 1984, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, sì è tenuto il convegno Roma nell'età gioii ninna. L'amministrazione Nathan , organizzato dal Comitato di Roma, con il patrocinio del Ministero per i beni culturali e ambientali
e del Comune.
I lavori sono stati aperti dal presidente del Comitato, dott. Alberto M. Arpino. che ha porto il saluto alle autorità, ai soci ed agli studiosi intervenuti. Hanno preso quindi la parola il presidente dell'Istituto, il prof. Vincenzo Galli-nari, in rappresentanza del ministro per i beni culturali e ambientali on. Antonino Gullottì ed il prof. Ludovico Gatto per il Comune.
Le sedute scientifiche hanno avuto inizio con la relazione del dott. Alberto M. Arpino, Immagini della Roma giollttiana arricchita da un'originale documentazione fotografica. I lavori sono proseguiti con le seguenti relazioni: prof. Luciano Cafagna. Il blocco laico: prof. Mario Belardinclli. I cattolici nella vita politica romana;