Rassegna storica del Risorgimento

ZAMA PIERO
anno <1984>   pagina <383>
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Notiziario
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dell comuni sorti e dei comuni legami, della necessità di collegare e coordinare i propri sforzi, di stabilire una regola al gioco delle parti, in modo di mettersi in condizione di rispondere pienamente ai propri intenti, di risolvere adeguatamente i propri problemi: questo il compito che la conferenza si è assunta, il fine che si è prefissa.
Una manifestazione di grande rilievo: una mobilitazione delie forze emergenti della cultura italiana, indetta e organizzata dal Ministero dei Beni Culturali. Ed in realtà, fra gli oratori e gli ascoltatori, era effettivamente presente lo Stato Maggiore del mondo accademico, e non accademico, nei suoi rappresentanti più prestigiosi: impossibile elencar nomi senza cadere in imperdonabili omissioni. Basti ricordare alcuni dei protagonisti . A fianco del padrone di casa, il ministro dei Beni Culturali Rino Gullotti, Giovanni Spadolini, a tenere il discorso inaugurale. E, a portare il saluto del Comitato di settore per gli Istituti Culturali, Massimo l'allottino;, 2* a sanzione, a suggello del significato e del valore di questi Stati Generali, come li aveva chiamati Spadolini, di questa vera e propria assemblea costituente della Cultura, la presenza del Presidente della Repubblica.
Si son susseguite, nei due giorni del convegno, 20 ampie relazioni, per non contar gli interventi. Si è parlato di tutto, si è discusso di tutto. Un dibattito appassionato e appassionante, che varrebbe la pena di seguir da vicino. Nell'impossibilità di farlo, limitiamoci al dialogo dei massimi problemi , alla discussione del massimo problema: i mezzi per vivere, per sopravvivere a prove sempre più impegnative. Sisinni, nella sua relazione iniziale sulla funzione e il ruolo degli Istituti, l'aveva dichiarato in partenza: era compito dello Stato, in considerazione dell'interesse pubblico di questa funzione e di questo ruolo, vegliare sulle sorti di istituzioni del genere, tenerle sotto la sua tutela e sotto la sua sorveglianza, assicurare le loro condizioni di vita. Garanzia di vita, ch'è di per sé garanzia di libertà, in quanto mette in grado gli assistiti di essere se stessi. Il competente Dicastero si riser­verebbe, com'è suo diritto, di vegliare a che le cose vadano come devono andare.
Tesi impeccabile, in via di principio, nel suo ben dosato equilibrio. In via di fatto... Nel suo saluto una vera e propria relazione, per il suo sostanzioso contenuto Massimo Pallottino ha sottolineato il pericolo che la tutela si trasformi, di fatto, in dominio; la vigilanza, il controllo in effettivi strumenti di subordinazione, che vengono a incidere profondamente sul, pur formalmente riconosciuto, principio di libertà. Si aggiunga l'innata macchinosità della macchina burocratica, gravata com'è, bisogna riconoscerlo, da un carico effettivamente schiacciante con tutte le sue remore, le sue complicazioni, i suoi ritardi, e le conseguenze, talora esiziali, che ne derivano.
Com'è avvenuto, come sta avvenendo per i Musei dipendenti dagli istituti culturali che per assoluta mancanza di contributi al loro funzionamento, rimangono chiusi, col rischio che il loro prezioso materiale vada perduto.
Tirando le somme, il bilancio di questa conferenza si chiude in attivo. La sua convocazione ed è qui il merito, il grande merito del Ministero dei Beni Culturali, che ne è stato il promotore si proponeva di mettere a punto un problema, come quello degli Istituti, che era rimasto in disparte, abbandonato a se slesso. Dare, a questo settore, il rilievo che gli spetta; e la possibilità di prendere chiara, definita coscienza di sé, dei propri intenti e dei propri problemi, e di ventilare senza pregiudizi e senza inibizioni, i rimedi e le soluzioni. Non resta che formulare un augurio, il più convinto e il più sentito augurio che il cammino così felicemente iniziato raggiunga la sua meta.
FRANCO VALSECCHI
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ANGERS. L'Università di Anger (Centre de Recherches en Litlérature et Lin-guistique de l'Anjou et des Bocages de l'Ouest) organizza il 15 e 14 dicembre 1985 un Convegno sul tema: Vendée, Chouannerie, Litlérature, y compris Litlérature populaire . Per ulteriori informazioni, ci si può rivolgere a: Georges Cesbrón, Haute-Perche, Saint Melaine-sur-Aubance, 49320 Brissac-Quince.