Rassegna storica del Risorgimento
HOFER ANDREAS; STORIOGRAFIA ITALIA; TIROLO STORIA 1809
anno
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1984
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pagina
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387
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FONTI E MEMORIE
ANDREAS HOFER E LA GUERRA DI LIBERAZIONE TIROLESE DEL 1809 NELLA J STORIOGRAFIA E NELLA PUBBLICISTICA ITALIANA
1. Il ricorrere in quest'anno 1984 del centosettantacinquesimo anniversario della insurrezione tirolese del 1809 ha richiamato, come sempre avviene in queste occasioni, l'interesse della storiografia e della pubblicistica del mondo culturale e politico austro-tedesco sugli avvenimenti di quel periodo, sui loro significati e interpretazioni e sulla figura e personalità del capo, veramente carismatico per usare un termine oggi molto corrente Andreas Hofer, l'oste contadino della Val Passiria.
Come nel centesimo anniversario, nell'anno 1909, anche in questo centosettantacinquesimo non mancano i risvolti politici nel rinnovato interesse per rinsurrezione hoferiana. Andreas Hofer è sempre stato assunto a simbolo dell'unità del Tirolo, di un Tirolo che nel secolo XIX e fino ai due congressi popolari di Vipiteno e Bressanone, del maggio e ottobre 1918, la cultura e la politica austrotedesca volevano intendere e conservare nei suoi confini sino alle Chiuse di Verona comprendendovi anche il Trentino italiano; dal 1919 in poi, simbolo di un Tirolo unito da Kufstein a Salorno, ove corre il confine linguistico-nazionale, tant'è che a lui si inspirò l' Andreas Hofer Bund attivissima organizzazione nei paesi tedeschi, in Europa e persino negli ILSA, rivolta ad impedire che il nuovo confine tra Italia e Austria corresse sulla linea del Brennero, come segnato dal Patto di Londra, e poi a contestare quel confine e a mantenere vivi i fermenti irredentistici del gruppo tedesco dell'Alto Adige. E ancora dopo la fine della seconda guerra mondiale ritornò il nome di Hofer e l' Andreas Hofer Bund , a riassumere le aspirazioni dei sudtirolesi di lingua tedesca e dei tirolesi d'oltre Brennero, perché l'Alto Adige fosse restituito nel seno della nazione austro-tedesca, risorta a Stato indipendente.
Solo durante il perìodo nazista Hofer e la sua lotta per l'unità del Tirolo, del nord e del sud, non ebbero fortuna nella politica ufficiale del Reich, anche se la memoria dell'Anno Nove rimase una costante negli ambienti austriaci e bavaresi che alimentavano l'irredentismo sudtirolese. Hitler già dal 1926 aveva messo in conto perdite l'Alto Adige e vi aveva rinunciato formalmente nel 1938, quando si era impadronito dell'Austria. E Hofer per la libertà e indipendenza dell'Austria dall'aggressione napoleonica e per la conservazione del nesso dell'intero Tirolo con Vienna aveva combattuto contro i Bavaresi in prima linea, e in seconda linea contro i loro alleati franco-italici. Hofer e gli insorti dell'Anno Nove erano stati strenui assertori dei diritti e privilegi di autonomia regionale, tanto lata da esbordare nell'indipendentismo, e quell'autonomia avevano difeso con le armi contro il centralismo di Massimiliano Giuseppe re di Baviera e del suo ministro Montgelas. Hitler, fin dai primi mesi dopo la presa del potere, restaurava