Rassegna storica del Risorgimento

HOFER ANDREAS; STORIOGRAFIA ITALIA; TIROLO STORIA 1809
anno <1984>   pagina <395>
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Andreas Hofer
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Lo storico roveretano Pietro Pedrotti, scrivendo nel 1913, l0> sottolinea la gran differenza di convinzioni politiche e conseguentemente di forza ideale e operativa, esistita nel moto hoferiano tra la parte tirolese e la parte trentina-Ma ammette l'esistenza di elementi comuni tra le due parti, che furono causa della sollevazione ai suoi inizi e poi della più vasta e corale insurrezione, e ritrova quegli elementi nella resistenza e opposizione alle riforme bavaresi, alla coscrizione militare imposta da leggi del potere centrale, ai radicali mutamenti introdotti nei rapporti tra società civile e società religiosa. Anche in studi successivi "> il Pedrotti riconferma quella convergenza di interessi politici e di valori religiosi fra trentini e tirolesi nell'Anno Nove, particolar­mente dove cita il rapporto del 15 marzo 1809 del Regio Bavaro Commissario del Circolo dell'Adige, conte Giovanni Nepomuceno Welsperg, al Re di Baviera. Quel rapporto inviato quando ormai la trentina Valle di Fiemme era in som­mossa per l'imposta coscrizione è molto significativo e al Pedrotti sembra rappresentare la reale opinione pubblica trentina, che coglieva l'occasione per ricuperare con l'aiuto dell'Austria franchigie, libertà locali, proprie consuetudini e valori religiosi. Non si trattava dunque di una scelta politica per un desiderato ritorno del Trentino all'Austria (il principato Vescovile di Trento vi apparteneva ex iure solo dal 1803, come si è già detto), quanto di schierarsi a fianco del Tirolo e degli Asburgo per liberarsi della Baviera. Altra volta la maggioranza del paese scriveva il conte Welsperg non era né prò né contro l'Austria, una specie di politica di indifferentismo regnava ovunque, anzi i sudditi del cessato Principato Vescovile di Trento erano più avversi che favorevoli al governo austriaco. Oggi si è avverato quanto essi da lungo tempo tacevano ed aspettavano, cioè la libertà mediante l'intervento dell'Austria .
ili centesimo anniversario dell'insurrezione hoferiana suscitò, dunque, una fioritura di studi da parte austriaca e da parte trentina. Ma questi ultimi non persero l'occasione di estendere le ricerche sia al periodo bavarese precedente all'Anno Nove, sia ancor più al periodo successivo quando il Trentino e il Distretto di Bolzano furono annessi al napoleonico Regno d'Italia. I motivi politico-nazionali di quell'allargamento delle indagini sono chiara­mente intuibili.
Quello che va sottolineato è che, indipendentemente da quei motivi, l'approccio ai temi è di carattere scientifico-storiografico, non solo pubblici-stico-polemico, come risulta evidente dall'apparato bibliografico e di fonti,12) che viene raccolto e pubblicato e dall'esame di questioni giuridico-ammini-strative svolto da studiosi trentini di alto livello, come il già ricordato Fran­cesco Menestrina, u> e, infine, dal controllo della storiografia di lingua tedesca
io) PIETRO PEDROTTI, // Trentino alla vigilia della insurrezione tirolese del 1809, in Pro Cultura, IV (1913), pp. 1-39.
n> ID., La sommossa del marzo J809 in Valle di Fiemme in alcuni rapporti e aiti ufficiali, in Studi Trentini (ora Studi Trentini di Scienze Storiche), VITI (1927), pp. 225-239.
JÉ BRUNO EMERT, Saggio bibliografico del Dipartimento dell'Alto Adige, in Archivio per l'Aito Adige, IV (1909) fase. HMV; V (1910) fase. Il; VI (1911) fase. I. Circa 200 voci riguardano fonti e bibliografia dell'Anno Nove.
I3> FRANCESCO MENESTRINA, La legislazione civile nel Dipartimento dell'Alto Adige, in Archivio per l'Alto Adige, IV (1909), fase. II, pp. 228-253. L'esame si estende anche ai