Rassegna storica del Risorgimento

HOFER ANDREAS; STORIOGRAFIA ITALIA; TIROLO STORIA 1809
anno <1984>   pagina <397>
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Andreas Hojer
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Teodoro Korner, quello stesso eroe cui il Manzoni dedicò la sua ode Marzo 1821.
Nel secolo XIX, nei cento anni tra gli avvenimenti del 1809 e le loro celebrazioni del 1909, nella storiografia trentina apparve un'opera che ebbe un notevole successo di citazioni e riferimenti anche perché di genere memo-rialistico, pur se l'intento che traspare chiaramente è quello di esaltazione toto corde delle imprese hoferiane e della figura morale e politica del con­dottiero passiriano. Uscì alle stampe nel 1856 a Milano con una indicazione di paternità che indusse a qualche equivoco. Il vero autore che racconta per conoscenza diretta ciò che noi stessi vedemmo è il roveretano Gero­lamo Andreis,17) segretario del Civico Magistrato e membro della Accademia degli Agiati. La narrazione è ricchissima di notizie dettagliate e minuziose e costituisce certamente una fonte insostituibile per la conoscenza degli avve­nimenti nel Trentino, pur se dev'essere sottoposta ad una verifica critica poiché nel suo entusiasmo l'Andreis tende ad ingigantire la partecipazione trentina all'insurrezione. I tirolesi italiani che sospiravano anch'essi d'essere liberati da una signoria contraria ai sentimenti e agli interessi generali scrive l'Andreis avevano accolto le truppe regolari e gli insorgenti tirolesi con gioia e acclamazioni. L'Austria e l'Hofer sono visti dalla popola­zione trentina, secondo l'Andreis (ed egli stesso condivide questo modo di vedere le cose) come i liberatori dalla dominazione bavarese e dalle innova­zioni da essa introdotte nel paese, dissonanti dalla tradizione e dagli ordina­menti amministrativi secolari. Come si ricorda, il Circolo di Rovereto ai confini meridionali era ormai da tre secoli annesso direttamente al Tirolo e ai domini degli Asburgo. La rottura di quel nesso poUtico-amrninistrativo, intervenuta con la dominazione bavarese, deve aver influito non poco sul giudizio dell'Andreis nel fargli ritenere che la partecipazione dei tirolesi italiani all'insurrezione hoferiana fosse conseguente alla loro fedeltà al Tirolo 3 agli Asburgo. La sua cronaca degli avvenimenti corre su questo filo unico, trascurando analisi più intime della situazione, tanto culturali quanto sociali, e disattendendo anche il fatto che se per il Circolo roveretano poteva essere chiamato in causa il trisecolare nesso col Tirolo, ciò non poteva essere invocato per gli altri territori trentini che fino alla venuta di Napoleone costituivano uno staterello feudale, il Principato vescovile di Trento, de iure indipendente da Innsbruck e da Vienna. Nel Circolo ai confini meridionali inoltre, più che nel restante Trentino, un'analisi accurata avrebbe portato a distinguere tra l'atteggiamento della città e delle campagne, dei ceti intel­lettuali e dei ceti popolari. Rovereto lo ricorda anche Franco Venturi nel suo Settecento riformatore fu uno dei centri in cui si mise a prova il valore dell'umana ragione contro la vischiosità delle tradizioni e dei pre­giudizi, in una ventata di libertà di pensiero e di ardita rivolta illumimstica contro la stagnazione culturale del conservatorismo clericale. La città aveva
17) GEROLAMO ANDREIS, Andrea Hojer e la sollevazione del Tirolo del 1809 - memorie storiche, pubblicate dal dott. Alessandro Volpi, Milano, ed. Gnocchi, 1856, pp. 344. Altre memorie coeve, GIUSEPPE TELANI, Notizie storiche intorno agli avvenimenti politici e militari avute in Rovereto e nel territorio dall'aprile dell'anno 1809 al settembre 1810 compresavi la maniera di governare le cose pubbliche tenuta in quel tempo dai rettori della città, scritte nei 1818 ma pubblicate quasi un secolo dopo in GIOVANNI BERTANZA, Storia di Rovereto, Rovereto, 19042, pp. 153-213.